Un nuovo antimicrobico per il cavo orale

La Curcuma xanthorrhiza è la sostanza presa in esame in una ricerca pubblicata sul Journal of Dentistry. Gli autori dello studio afferiscono allo Yonsei University College of Dentistry di Seul, Corea. Con questa ricerca hanno voluto verificare l'attività anti-biofilm di una nuova nanoemulsione contenente olio di Curcuma xanthorrhiza. Ottenendo risultati di grande rilevanza per il mondo odontoiatrico.

L'obiettivo dei ricercatori

Mediante nanoemulsificazione, i ricercatori hanno reso solubile l'olio di Curcuma xanthorrhiza (CXO). Poi, hanno usato dei dischi di idrossiapatite, sui quali hanno coltivato una microflora simile a quella presente nella placca dentale umana. Per poi trattare i biofilm così ottenuti con diversi agenti: acqua distillata (DW), emulsione di CXO (EM), nanoemulsione di CXO (NE), ma anche con Listerine e clorexidina. Per osservare i biofilm, i ricercatori si sono avvalsi della fluorescenza indotta dalla luce quantitativa. Un metodo che consente di ottenere informazioni dettagliate sulla struttura e sulla distribuzione dei biofilm stessi. Infine, hanno eseguito misurazioni di vitalità cellulare e di peso secco per valutare l'efficacia dei trattamenti.

L'effetto della curcuma xanthorrhiza

La nanoemulsione NE si è dimostrata estremamente efficace nell'inibire la formazione dei biofilm. Rispetto all'acqua distillata (DW), NE ha mostrato una riduzione significativa dell'intensità e dell'area di fluorescenza rossa (rispettivamente del 42% e del 37%). Inoltre, NE ha dimostrato di ridurre in modo significativo la vitalità delle cellule batteriche totali e aciduriche (rispettivamente del 7,3% e del 3,9%).  In presenza di NE, il biovolume delle cellule batteriche ed EPS (polisaccaridi extracellulari) è diminuito notevolmente (del 40-80%). Confermando l'efficacia di questa nanoemulsione nell'attaccare e ridurre la massa batterica responsabile della formazione dei biofilm. L'emulsione di CXO (EM), invece, ha mostrato un impatto meno significativo sui biofilm, con una riduzione però della vitalità delle cellule batteriche totali rispetto all'acqua distillata.

Le conclusioni

La nanoemulsione di Curcuma xanthorrhiza rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro i biofilm dentali. I risultati ottenuti attraverso l'utilizzo di questa nanoemulsione sono promettenti e suggeriscono un potenziale impiego come agente antimicrobico nelle strategie di prevenzione delle malattie orali. Grazie alla sua efficacia superiore rispetto alle forme tradizionali, la nanoemulsione di Curcuma xanthorrhiza potrebbe rivoluzionare l'approccio alla salute orale, aprendo la strada a trattamenti più mirati ed efficaci.

Un nuovo antimicrobico per il cavo orale - Ultima modifica: 2023-09-12T11:09:11+00:00 da Pierluigi Altea
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