La crioterapia è una pratica ampiamente utilizzata in odontoiatria. Sicura, semplice e a basso costo, può essere di grande aiuto nel trattamento di diverse lesioni del cavo orale, soprattutto per favorirne la guarigione. Tuttavia, l'effetto della crioterapia sui biofilm orali era ancora sconosciuto. Un recente studio, pubblicato sul Journal of Dental Research, ha cercato di colmare questa lacuna. Gli autori della ricerca afferiscono al Dipartimento di Scienze della Salute Orale della University of Leuven, Belgio.

I biofilm in vitro presi in esame

I ricercatoti hanno coltivato biofilm orali multispecie in vitro su dischi di idrossiapatite, creando condizioni simbiotiche o disbiotiche. Hanno quindi utilizzato il CryoPen X+ per trattare i biofilm, mentre altri biofilm non trattati sono stati utilizzati come gruppo di controllo. Poi, hanno raccolto un set di biofilm per lo studio immediatamente dopo la crioterapia, mentre un altro gruppo è stato lasciato riprendere per 24 ore per il recupero del biofilm. Gli studiosi hanno analizzato le modifiche occorse nella struttura del biofilm, con il microscopio confocale a scansione laser (CLSM) e il microscopio elettronico a scansione (SEM). Inoltre, hanno analizzato le modifiche nell'ecologia e nella composizione della comunità dei biofilm tramite estrazione del DNA di vitalità e analisi quantitativa della reazione a catena della polimerasi (v-qPCR).

I risultati osservati in laboratorio

Un singolo ciclo di crioterapia ha ridotto immediatamente il carico del biofilm di 0,2, portandolo a 0,4 log10 Geq/mL, con un aumento del valore con cicli di trattamento aggiuntivi. Sebbene il carico batterico dei biofilm trattati sia tornato al livello dei biofilm di controllo entro 24 ore, il CLSM ha comunque rilevato alterazioni strutturali. Anche il SEM ha confermato le alterazioni compositive, in linea con i risultati del v-qPCR che hanno mostrato una percentuale di specie patogene di circa il 10% rispetto ai biofilm non trattati, che invece presentavano circa il 45% e il 13% di specie patogene nei biofilm disbiotici e simbiotici, rispettivamente.

Verso un nuovo approccio sui biofilm orali

La crioterapia spray ha mostrato quindi risultati promettenti come nuovo approccio concettuale per il controllo dei biofilm orali. Agendo in modo selettivo sui patobionti orali e preservando i commensali, la crioterapia spray, secondo gli studiosi, potrebbe modulare l'ecologia dei biofilm orali. Favorendo una condizione più simbiotica e prevenendo l'evoluzione della disbiosi senza l'uso di antisettici o antimicrobici. Ma questa è un'altra ipotesi che dovrà essere dimostrata, non più soltanto in vitro, ma sul campo.

Crioterapia, è efficace anche sui biofilm orali - Ultima modifica: 2023-07-04T09:55:43+00:00 da Pierluigi Altea
Crioterapia, è efficace anche sui biofilm orali - Ultima modifica: 2023-07-04T09:55:43+00:00 da Pierluigi Altea