Correlazione fra infezioni endodontiche e maggior rischio di patologie cardiovascolari

Terapie canalari non terminate e rischio di patologia cardiovascolare

Unfinished root canal treatments and the risk of cardiovascular disease

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Po-Yen Lin, Kuo-Liong Chien, Hong-Ji Chang, Lin-Yang Chi. J Endod;http://dx.doi.org/10.1016/j.joen.2015.08.031.

Gli autori hanno esaminato un’ampia popolazione di pazienti per sei anni e hanno registrato le ospedalizzazioni dovute a patologia cardiovascolare. Emerge un’interessante correlazione tra la presenza di terapie canalari non terminate e l’insorgenza di patologie cardiache

Le terapie canalari (RCT) hanno la finalità di eliminare le patologie pulpari e salvare i denti infetti, eliminando i microrganismi dal sistema dei canali radicolari.

Iniziare una terapia canalare e non portarla a termine può perpetuare uno spazio in cui i batteri sono liberi di proliferare e, da lì, diffondersi in altri siti sviluppando sintomi sistemici.

Lo scopo di questo studio era investigare l’associazione tra terapie canalari non terminate e il rischio di patologia cardiovascolare (CVD), usando un database nazionale.

Sono stati reclutati 283.590 partecipanti che avessero ricevuto almeno una terapia canalare e che non avessero avuto patologia cardiovascolare prima del 2005, e sono stati seguiti fino al 2011. Per terapia canalare non completata si intende un trattamento endodontico iniziato, ma che non avesse un codice di completamento.

I modelli di rischio proporzionale di Cox sono stati utilizzati per stimare gli effetti dei trattamenti endodontici non terminati sul rischio di CVD.

Un totale di 3626 partecipanti hanno subito un’ospedalizzazione per patologia cardiovascolare durante un periodo medio di osservazione di 6,01 anni, portando quindi a una percentuale di incidenza di ospedalizzazione per CVD dello 0,21% per persona all’anno. Facendo il paragone con i partecipanti senza RCT non terminate, la percentuale corretta di rischio di ospedalizzazione per cause cardiovascolari nei pazienti con 1 o 2 terapie canalari non terminate era dell’1,22 (intervallo di confidenza del 95%, 1,11-1,35) e per quelli con 3 o più terapie canalari non terminate era del 3,61 (intervallo di confidenza del 95%, 2,36-5,51; test for trend, P <.0001).

I partecipanti con terapie canalari non terminate sono pertanto associati a un aumentato rischio di ospedalizzazione per patologie cardiovascolari.

implicazioni cliniche
Il paziente può essere portato a sottovalutare l’importanza di concludere correttamente una terapia endodontica: talvolta, eliminato il dolore derivante dall’infiammazione pulpare o dall’infezione, i pazienti scompaiono dagli studi e si ripresentano dopo molto tempo. Questo studio può rappresentare per il clinico un ottimo strumento per informare il paziente dei rischi, non solo dentali, connessi alla mancata conclusione di un trattamento endodontico.

Correlazione fra infezioni endodontiche e maggior rischio di patologie cardiovascolari - Ultima modifica: 2015-12-08T08:32:33+00:00 da Redazione

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