Il taglio piezoelettrico avviene grazie a una microvibrazione ultrasonica di soli 60-200 micron di ampiezza, in grado di intervenire con precisione sui tessuti mineralizzati senza danneggiare i tessuti molli adiacenti.
Il taglio piezoelettrico avviene grazie a una microvibrazione ultrasonica di soli 60-200 micron di ampiezza, in grado di intervenire con precisione sui tessuti mineralizzati senza danneggiare i tessuti molli adiacenti.
- L'effetto piezoelettrico nell'osteotomia
- Quali sono i campi di applicazione?
- Tipologie di inserti e loro indicazioni
Il successo in odontoiatria dipende parzialmente dagli strumenti con i quali il clinico esegue il trattamento, soprattutto in ambito chirurgico. In chirurgia orale, implantologia e parodontologia gli strumenti devono rimuovere tessuti duri come smalto, dentina, cemento e osso: la quantità e la qualità di tessuto duro rimosso influenza significativamente il post-operatorio. La piezosurgery è nata per superare i limiti degli strumenti tradizionalmente utilizzati in chirurgia (es. maglietti e scalpelli seguiti dall’uso di frese dedicate), che producevano effetti indesiderati quali una forte pressione e il surriscaldamento delle aree trattate. Questa tecnologia si basa sul principio per il quale, quando si applica una tensione elettrica a un cristallo, questo si espande e si contrae, producendo vibrazioni ultrasoniche che sono in grado di frammentare determinati corpi.
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