Durante una riunione di redazione con il comitato scientifico de Il Dentista Moderno qualcuno, quasi distrattamente, mi ha chiesto di scrivere un editoriale sul numero che celebra i 40 anni di pubblicazioni della testata.
A chi di voi ha superato gli anta già scorrono davanti i frammenti di una vita, i compleanni, le ricorrenze e valanghe di caratteri che si rincorrono contorcendosi a formare frasi, immagini e sensazioni vergate nelle pagine del tempo.
Quasi nessuno misura il tempo, altri lo fanno per noi, dalla sveglia sul comodino, retaggio antico, alle campane delle chiese, fino ai numeri digitali che permeano troppi centimetri del nostro campo visivo.
Il tempo non è soltanto chronos, la mera misura quantitativa, per me e spero per i lettori de Il Dentista Moderno e di tutte le piattaforme formative e culturali che hanno accompagnato questa avventura, il tempo è soprattutto kairos nella sua pura natura qualitativa.
Le preferenze esistono, chiunque di voi mentirebbe sapendo di mentire rispondendo a una semplice domanda su chi preferisce tra figli, parenti, amici, e molto altro a noi legato da un vincolo stretto, compreso quello professionale.
Un giorno dissi a mio fratello, più giovane di qualche anno, laureando in medicina: tu farai il lavoro più bello del mondo, salverai vite; sorridendo mi rispose: e tu mi aiuterai a conoscere come farlo meglio.
Lo ammetto, delle molteplici aree di cui si occupa il gruppo editoriale Tecniche Nuove, la medicina, la salute, il benessere, è quella che preferisco, e non perché ho superato anche io gli anta ;). Il corpo umano è una macchina meravigliosa ancora tutta da scoprire e da raccontare.
Avrei potuto farvi un mero elenco di quante decine di migliaia tra medici dentisti, igienisti, odontotecnici e ASO Il Dentista Moderno e le sue piattaforme correlate hanno formato e informato in questi 40 anni. Avrei potuto elogiare il lavoro quotidiano di tutti i redattori, i direttori e i comitati scientifici che hanno reso questo brand un punto di riferimento del settore. Oppure rivolgermi a tutte le aziende che hanno contribuito a renderlo possibile.
Fin dal primo giorno in cui abbiamo iniziato a pubblicare Il Dentista Moderno una cosa era chiara: sulla qualità non si transige. La qualità è la colonna portante non solo di questa testata, ma di tutto il lavoro che si cela dietro le quinte del gruppo Tecniche Nuove.
La qualità applicata non solo alla ricerca, ma anche e soprattutto all’attività clinica che fa di ogni professionista un professionista affermato.
I miei ringraziamenti infine vanno a Kairos, perché leggere Il Dentista Moderno è prima di tutto dedicare del tempo qualitativo che servirà a migliorare la qualità del lavoro di ognuno di voi e rendere ai pazienti una migliore qualità di vita. Non si offenderanno gli induisti se attingerò al loro concetto circolare del tempo: tutto torna.
Per voi è il sorriso del paziente alla visita di controllo, per me e per Il Dentista Moderno, è sapere di aver contribuito a quel sorriso.
Ivo A. Nardella
Editore
Gruppo Tecniche Nuove S.p.A.
