Carie e metodi di rimozione chimico-meccanica dei tessuti dentali erosi sono due temi cruciali nella pratica odontoiatrica. Alcuni ricercatori della King Abdulaziz University di Jeddah, Arabia Saudita, supportati dai colleghi della Al Azhar University del Cairo, Egitto, hanno condotto una ricerca ad hoc. Con l'obiettivo di offrire agli esperti del settore una panoramica dettagliata sullo sviluppo storico, ma anche sulla composizione chimica e sul funzionamento di questi metodi per la rimozione della carie, alternativi a quelli tradizionali. The Saudi Dental Journal ne ha pubblicato i risultati.

Come s'è svolto lo studio sulla carie

I ricercatori hanno preso in esame revisioni della letteratura, revisioni sistematiche, articoli di ricerca e segnalazioni di casi riguardanti gli agenti di rimozione delle carie. La ricerca, condotta su diversi database tra il 1975 e il 2022, ha individuato 171 articoli. Ridotti a 120 dopo l'eliminazione dei duplicati e la valutazione delle fonti. Questi studi, sottolineano gli autori dello studio, sono una risorsa fondamentale per gli odontoiatri e i ricercatori, in quanto evidenziano l'evoluzione nel tempo degli agenti di rimozione delle carie come Brix3000, Carie-Care, Caridex, Carisolv e Papacárie.

I risultati in sintesi

La rimozione chimico-meccanica delle carie è un'alternativa all'approccio chirurgico tradizionale nell'odontoiatria standard. Secondo quanto rilevato dai ricercatori, questo metodo risulta essere ampiamente accettato. In quanto è meno doloroso e con un'efficacia del tutto comparabile al metodo chirurgico convenzionale. Inoltre, limitando la generazione di aerosol, sembra essere in linea con le attuali esigenze di controllo della diffusione delle malattie come il coronavirus, che proprio nell'aerosol trovano il veicolo ideale di diffusione.

Le implicazioni pratiche

In odontoiatria, l'approccio centrato sul paziente, meglio se con l'impiego di tecniche mininvasive, è quello preferito. E il metodo di rimozione chimico-meccanica delle carie riduce sensibilmente il dolore, l'ansia e la necessità di anestesia locale. Per questo, secondo i ricercatori, potrebbe diventare una potenziale alternativa nelle pratiche odontoiatriche future. Non prima però che la ricerca approfondisca alcuni aspetti. I prodotti a base di enzimi, infatti, meriterebbero particolare attenzione nelle ricerche future, considerata la loro crescente popolarità. Inoltre, servirebbe compiere una standardizzazione dei metodi di valutazione e ulteriori studi clinici per valutare i costi e la durata nel tempo delle restaurazioni effettuate tramite questo approccio.

Carie, i metodi di rimozione chimico-meccanica sono il futuro - Ultima modifica: 2023-11-23T14:58:35+00:00 da Pierluigi Altea
Carie, i metodi di rimozione chimico-meccanica sono il futuro - Ultima modifica: 2023-11-23T14:58:35+00:00 da Pierluigi Altea

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