Carie e genetica, uno studio sui gemelli rilancia la questione

Carie e genetica insieme sono un binomio in parte ancora inesplorato. Un gruppo di ricercatori brasiliani, provenienti da diverse università e centri di ricerca presenti nel Paese, ha realizzato uno studio per fare chiarezza sul tema. I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi sugli studi riguardanti l'incidenza della carie nei gemelli. Alla ricerca delle evidenze esistenti in materia di carie, nonché delle differenze tra gemelli monozigoti (MZ) e gemelli dizigoti (DZ). Per poi pubblicare i risultati, in parte deludenti ma comunque utili anche al clinico, sul Journal of Dentistry.

Da dove ha preso il via la ricerca

Per condurre questa analisi, i ricercatori hanno esplorato numerose fonti, interrogando Embase, MEDLINE-PubMed, Scopus e Web of Science. Inoltre, hanno effettuato ricerche manuali nella letteratura grigia, su Google Scholar® e Opengray. Per poi includere nell'analisi gli studi osservazionali che hanno indagato la presenza di carie dentale nei gemelli.

Gli studi su "carie e genetica" presi in esame

Dopo aver identificato 2.533 studi, i ricercatori ne hanno selezionati 19 per un'analisi qualitativa più approfondita. Successivamente, hanno incluso 6 di questi lavori scientifici in una sintesi quantitativa, con l'esecuzione di due meta-analisi. I risultati indicano che nella maggior parte degli studi esiste un'associazione tra fattori genetici e lo sviluppo della carie. L'analisi del rischio di bias ha mostrato che il 47,4% degli studi presentava un rischio moderato.

Il punto debole individuato dai ricercatori

È stato osservato che i gemelli monozigoti (MZ) presentano una maggiore concordanza nell'esperienza di carie rispetto ai gemelli dizigoti (DZ), sia per quanto riguarda le dentizioni decidue sia per quelle permanenti. Tuttavia, non sono emerse differenze significative tra i due gruppi di gemelli riguardo all'indice DMF (Decayed, Missing, Filled). La certezza delle prove è stata valutata come bassa o molto bassa per tutti gli studi inclusi nelle meta-analisi.

I risultati, tutt'altro che definitivi

In conclusione, le prove che la genetica giochi un ruolo determinante nell'insorgenza della carie appaiono limitate, ma non da escludere totalmente. Il tema resta dunque aperto e ricco di suggestioni. Perché comprendere meglio la natura della relazione potenzialmente esistente tra carie e genetica, suggeriscono i ricercatori, potrebbe avere implicazioni significative sia nella pratica clinica quotidiana, sia nello sviluppo di futuri studi. Per esempio sulle terapie genetiche che un giorno potrebbero essere impiegate anche in ambito odontoiatrico, proprio per combattere la carie con nuovi strumenti.

Carie e genetica, uno studio sui gemelli rilancia la questione - Ultima modifica: 2023-11-17T11:47:22+00:00 da Pierluigi Altea
Carie e genetica, uno studio sui gemelli rilancia la questione - Ultima modifica: 2023-11-17T11:47:22+00:00 da Pierluigi Altea

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