Il bruxismo è un'attività ripetitiva dei muscoli masticatori che può generare diversi disturbi, ai denti come alle articolazioni temporo-mandibolari. Tuttavia, potrebbe essere d'ostacolo anche al successo di una terapia implanto-protesica. Ed è proprio a partire da questa ipotesi che un gruppo di ricercatori dell'Università di Malmö, Svezia, ha condotto una ricerca sul tema. Pubblicandone poi i risultati sul Journal of Oral Rehabilitation.
Un quesito importante sul bruxismo
L'analisi sistematica e la meta-analisi condotta dai ricercatori svedesi è partita dalla seguente domanda: il bruxismo può influenzare negativamente il successo a medio-lungo termine degli impianti dentali? Così, nel settembre dello scorso anno, hanno effettuato una ricerca elettronica su PubMed/Medline, Web of Science e Science Direct, integrata da una ricerca manuale. Due revisori indipendenti hanno esaminato gli abstract delle ricerche individuate. Hanno valutato i testi completi, analizzato la qualità degli studi utilizzando uno strumento del National Institutes of Health, ed estratto i dati. Gli autori della ricerca hanno incluso nella revisione solo gli studi che fornivano informazioni ottenute sia da autovalutazioni che da esami clinici. Informazioni ritenute necessarie per diagnosticare il bruxismo come "probabile".
I risultati osservati
Dopo aver individuato inizialmente 1.338 studi, i ricercatori hanno effettuato la selezione e l'analisi dei testi completi. Giungendo a includere 27 studi che fornivano dati relativi a 2.105 impianti in pazienti con probabile bruxismo e 10.264 impianti in pazienti senza bruxismo. Nei primi gruppi, hanno registrato 138 fallimenti degli impianti, mentre nei secondi 352. La meta-analisi ha dimostrato che gli impianti inseriti in pazienti con probabile bruxismo avevano un rischio significativamente maggiore di fallire, rispetto a quelli inseriti in pazienti senza questo disturbo. Un'ulteriore analisi ha mostrato che il tempo di follow-up non ha influenzato questa relazione. Sebbene 18 studi abbiano fornito dati generali sulla perdita ossea, questi non hanno riportato risultati separati tra pazienti con e senza bruxismo, rendendo impossibile un'analisi specifica di quest'altro aspetto.
Le conclusioni tratte dalla revisione
Pur mancando ancora studi che analizzino specificamente la perdita ossea nei gruppi con bruxismo, i risultati complessivi di questa revisione sistematica sono chiari. Secondo i ricercatori, gli impianti inseriti in pazienti con probabile bruxismo presentano un rischio maggiore di fallimento rispetto a quelli inseriti in pazienti senza tale disturbo. E questo fattore, secondo gli autori dello studio, dovrebbe essere attentamente considerato nella pianificazione e nella gestione dei pazienti sottoposti a trattamenti con impianti dentali. Cosa che invece, purtroppo, non sempre avviene.