Il bonding indiretto semplifica il lavoro dell'ortodontista, soprattutto quando è eseguito con l'ausilio della tecnologia digitale. Per valutare l'accuratezza dei dispositivi personalizzati stampati in 3D durante la tecnica di bonding indiretto (IBT), un gruppo di ricercatori italiani ha condotto una revisione sistematica della letteratura. Il team, afferente a diversi atenei, Università di Foggia, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Università di Ferrara, ha poi pubblicato i risultati sull'International Journal of Dentistry.

Una selezione accurata

Per condurre la ricerca, gli autori hanno selezionato gli articoli in lingua inglese pubblicati fino ad aprile 2022, sfruttando i database di PubMed, Web of Science, Scopus e Google Scholar. Per identificare gli studi più rilevanti, hanno applicato una strategia di ricerca specifica per ciascun database. Dopo l'eliminazione dei duplicati e l'estrazione dei dati in conformità allo schema di progettazione dello studio "partecipanti-intervento-confronto-esito", i ricercatori hanno valutato la qualità metodologica degli studi inclusi. Utilizzando i criteri del Consiglio Svedese per la Valutazione delle Tecnologie in Sanità. La ricerca iniziale ha identificato 126 articoli, di cui 43 sono stati selezionati sulla base di titolo e abstract. Dopo un esame approfondito dei testi completi, i ricercatori hanno incluso nell'analisi qualitativa 15 articoli, mentre sette sono stati oggetto di un'analisi quantitativa.

L'accuratezza del bonding indiretto

Sebbene la qualità delle evidenze per gli studi selezionati sia risultata soltanto moderata, i risultati osservati sono positivi. Tranne che per la direzione bucco-linguale, infatti, i dispositivi personalizzati stampati in 3D hanno dimostrato un'accuratezza di trasferimento accettabile durante il bonding indiretto. Perlomeno secondo i limiti stabiliti dall'American Board of Orthodontics. Di conseguenza, questi dispositivi possono essere considerati strumenti adeguati per posizionare correttamnente i componenti durante l'IBT.

Cos'altro servirebbe

Secondo i ricercatori, i dispositivi personalizzati stampati in 3D sembrano essere adeguati e promettenti per migliorare l'accuratezza del bonding indiretto. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati per consolidare questi risultati che a questo punto sono da considerare preliminari. Serviranno degli approfondimenti, con una particolare attenzione all'accuratezza in situazioni in vivo e alla ripetibilità dell'IBT. Anche in relazione alle diverse capacità dei singoli operatori impegnati nell'eseguire questa tecnica e che potrebbe influire sui risultati clinici.

Bonding indiretto e tecnologia digitale, uno studio ne valuta l’accuratezza - Ultima modifica: 2023-10-17T11:05:13+00:00 da Pierluigi Altea
Bonding indiretto e tecnologia digitale, uno studio ne valuta l’accuratezza - Ultima modifica: 2023-10-17T11:05:13+00:00 da Pierluigi Altea

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