Le bevande probiotiche sono state messe al vaglio da uno studio condotto presso la Federal University of Rio Grande do Sul (UFRGS), Brasile. I ricercatori, attraverso revisione sistematica e meta-analisi della letteratura, hanno infatti voluto valutare l'impatto delle bevande contenenti probiotici sullo sviluppo della carie dentale. La diffusione massiva di queste bevande, consumate anche dai giovani, ha evidentemente spinto gli autori dello studio ad approfondire il tema, di grande attualità, alla ricerca di correlazioni significative.
Cosa evidenzia la ricerca
L'analisi qualitativa, che ha coinvolto oltre 2000 individui di età compresa tra 1 e 84 anni (9 studi), ha evidenziato effetti inconsistenti delle bevande contenenti probiotici sulla carie dentale. Tuttavia, nei bambini e adolescenti (più di 1000 soggetti), i ricercatori non hanno riscontrato una differenza statisticamente significativa nella proporzione di individui con lesioni cavitate. In contrasto, hanno osservato un incremento significativamente minore delle lesioni cariose cavitate e non cavitate associato al consumo di bevande probiotiche. Le prove attuali mostrano una certezza moderata per la prevalenza della carie e bassa per l'incremento della carie. Nonostante alcuni risultati promettenti, le evidenze disponibili non sono sufficienti per affermare con certezza che le bevande probiotiche abbiano un impatto significativo sullo sviluppo della carie dentale.
I rischi correlati alle altre bevande
Se sulle bevande probiotiche possono sorgere dubbi, sulle bevande zuccherate i dati sono certi: fanno male e non solo ai denti. Tuttavia, anche quelle senza zucchero possono comportare dei rischi. Lo ha certificato uno studio condotto presso la Uniformed Services University of the Health Sciences della Base Aerea di Keesler, Biloxi, Mississippi. I ricercatori hanno esaminato l'effetto delle bevande senza zucchero sull'erosione della dentina, giungendo a risultati interessanti, utili per i professionisti, ma anche per i pazienti. Le bevande gassate, soprattutto quelle con aggiunta di agenti aromatizzanti, possono causare erosione della struttura dentale esposta. E molte acque disponibili oggi sul mercato presentano un pH sufficientemente acido da consentire la demineralizzazione della dentina.
Gli zuccheri, da mettere sempre al bando
Un'altra interessante ricerca, pubblicata sul Journal of American Heart Association, si è concentrata sugli effetti prodotti dal consumo di zucchero ma questa volta livello sistemico. Le persone che privilegiano i glucidi di buona qualità (non raffinati, integrali) e le proteine vegetali a cena hanno un rischio cardiovascolare ridotto del 10%. Rispetto alle persone che mangiano soprattutto glucidi di bassa qualità (zuccheri raffinati, bevande zuccherate, dolci) e proteine animali (carne). Ecco perché è bene raccomandare ai pazienti di evitare cibi e bevande zuccherate. Mentre per quelle probiotiche le indicazioni non possono essere così certe, come spiega lo studio citato, studio pubblicato sull'European Journal of Oral Sciences.