Antibiotico profilassi in chirurgia orale. Linee guida per general dentist Free

L’antibiotico in odontoiatria viene utilizzato come terapia in caso di infezioni odontogene acute o non odontogene oppure come profilassi in determinate situazioni chirurgiche o in pazienti a maggior rischio di sviluppare infezioni sia a livello locale …

L’antibiotico in odontoiatria viene utilizzato come terapia in caso di infezioni odontogene acute o non odontogene oppure come profilassi in determinate situazioni chirurgiche o in pazienti a maggior rischio di sviluppare infezioni sia a livello locale che sistemico.

Pierantonio Bellini

Specialista in Chirurgia Maxillo Facciale. Ricercatore confermato presso il Dipartimento Chirurgico Medico Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e Medicina Rigenerativa presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; docente di Patologia Orale al corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria; vicepresidente Corso di Laurea in Igiene Dentale. Direttore Corso di Perfezionamento in Chirurgia Orale.

Sara Tognacci

Laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso Università Degli Studi di Ferrara; Corso perfezionamento in Chirurgia Orale presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento Chirurgico Medico Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e Medicina Rigenerativa presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Davide Bencivenni

Laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso Università Degli Studi di Ferrara; Corso perfezionamento in Chirurgia Orale presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento Chirurgico Medico Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e Medicina Rigenerativa presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Giulia Melloni

Laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso Università Degli Studi di Ferrara; Corso perfezionamento in Chirurgia Orale presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Specializzanda in Chirurgia Orale presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Ugo Consolo

Professore Ordinario, docente di Chirurgia Orale e Maxillo Facciale e Implanto-Protesi al Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Orale Università di Modena e Reggio Emilia; Direttore Dipartimento Chirurgico Medico Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e Medicina Rigenerativa; Direttore U.O.C. di Odontoiatria e Chirurgia Oro-Maxillo-Facciale Policlinico di Modena.

Riassunto
L’ antibiotico in odontoiatria viene utilizzato come terapia in caso di infezioni odontogene acute o non odontogene oppure come profilassi in determinate situazioni chirurgiche o in pazienti a maggior rischio di sviluppare infezioni sia a livello locale che sistemico. Si è deciso di effettuare una revisione della letteratura sulla profilassi antibiotica nell’ambito della chirurgia orale, andando ad analizzare i casi in cui è consigliabile somministrarla, le molecole principali utilizzate e i timing di somministrazione. In particolare si sono prese in esame l’estrazione semplice, l’estrazione chirurgica, l’implantologia e la chirurgia parodontale, considerate le manovre chirurgiche più comuni, e per ognuna si è cercato di stabilire un protocollo di somministrazione della profilassi antibiotica. Inoltre si sono riviste le indicazioni alla profilassi nelle situazioni patologiche maggiormente interessate, quali il rischio di endocardite batterica, la presenza di shunt o di protesi articolari e il rischio di osteonecrosi. Da questa revisione della letteratura corrente si conclude che non esistono protocolli profilattici condivisi per queste manovre chirurgiche. Inoltre, rispetto al passato attualmente sono relativamente diminuite le sottopopolazioni di pazienti e procedure in cui è necessaria la profilassi antibiotica, anche in relazione alla crescente presenza di resistenze batteriche riscontrate. Nei casi in cui è richiesta viene consigliata una singola dose pre-operatria, mentre la somministrazione post-operatoria rimane controversa e va valutata singolarmente da caso a caso.

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