L'ansia e la paura del dentista sono stati d'animo piuttosto frequenti. Colpiscono il paziente soprattutto alla vigilia di particolari interventi chirurgici. Per contenere la paura e rassicurare il paziente, il team odontoiatrico può usare diverse strategie. Per esempio, porgere le informazioni per il consenso informato in un certo modo, anziché in un altro. É l'esperienza a suggerire come muoversi.

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Chirurgia orale e Maxillo-facciale dell'Università di Ordu, in Turchia, ha condotto una ricerca per valutare quanto questa attenzione sia davvero efficace. In particolare, ha misurato gli effetti di una comunicazione coerente con il tipo di intelligenza dominante (DIT) del paziente, sullo stato d'ansia. Lo studio, che ha riguardato il consenso informato per l'estrazione di un terzo molare, è stato pubblicato sul Journal of Oral and Maxillofacial Surgery.

Intelligenza multipla e dominante

Il termine intelligenza comprende una serie di attitudini, competenze e abilità che è difficile condensare in un unico elemento. Questo è quanto suggeriscono sia l'esperienza umana, sia le più recenti ricerche nell'ambito della psicologia e delle neuroscienze. Oggi, infatti, il quoziente intellettivo da solo non è più espressione del grado di intelligenza di un essere umano. Le ricerche più recenti hanno fatto emergere altre forme di intelligenza, come quella emotiva ed affettiva, per esempio. L'intelligenza è divenuta così multipla, seppur governata, in ciascun individuo, da un'intelligenza dominante.

Come si è svolto lo studio

I ricercatori hanno costituito due diversi gruppi di pazienti. Nel primo, hanno inserito i soggetti che avevano ricevuto una comunicazione standard per il consenso all'intervento. Nel secondo, invece, quelli ai quali il consenso era stato somministrato in base al DIT di ciascuno. Per individuarlo, i ricercatori hanno sottoposto i singoli pazienti al test di intelligenza multipla. Classificando poi ciascuno come visivo/spaziale, verbale/linguistico e corporeo/cinestesico. Per misurare il livello d'ansia nei due diversi gruppi, i ricercatori hanno valutato il livello di cortisolo salivare e i punteggi MDAS (Modified Dental Anxiety Scale), prima e dopo il consenso formulato nei due diversi modi.

L'ansia, refrattaria all'intelligenza

I risultati di questo primo studio non lasciano dubbi. I livelli d'ansia nei due diversi gruppi, prima e dopo il consenso e prima e dopo l'intervento, sono sovrapponibili. La formulazione del consenso in base al DIT di ciascun paziente non ha portato dunque ad alcun risultato significativo. I livelli d'ansia sono rimasti pressoché inalterati. Secondo gli autori della ricerca, servirebbero ulteriori approfondimenti sia sulla gestione del consenso, sia per comprendere la mancanza di correlazione tra cortisolo salivare e MDAS, rilevata dallo studio.

Ansia nell’adulto, formulare un consenso personalizzato aiuta a ridurla? - Ultima modifica: 2023-03-23T16:41:49+00:00 da Pierluigi Altea
Ansia nell’adulto, formulare un consenso personalizzato aiuta a ridurla? - Ultima modifica: 2023-03-23T16:41:49+00:00 da Pierluigi Altea

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