Cinque minuti con Annamaria Genovesi. La prevenzione batte la cura… o no?

Luigi Paglia
Luigi Paglia, direttore scientifico de Il Dentista Moderno

L’igienista dentale sta conquistando sempre più autonomia e come succede in altre professioni sanitarie tende a vedersi riconosciute maggiori competenze e possibilità d’azione.
Diagnosi e visita odontoiatrica devono certamente restare in capo agli odontoiatri, ma l’igienista ha competenze in fatto di igiene dentale e sulla prevenzione odontoiatrica e deve quindi, a mio avviso, operare a pieno titolo su questi temi all’interno del team odontoiatrico.
Uno degli aspetti più innovativi e promettenti nella prevenzione odontoiatrica e che più mi appassiona è infatti il potenziale ruolo dell’intero team odontoiatrico nella promozione della salute generale, che permetterebbe di inserire i nostri studi a pieno titolo nel filone della promozione di corretti stili di vita.
Il counselling motivazionale breve potrebbe essere uno strumento efficace per sensibilizzare i nostri pazienti sugli stili di vita a rischio, come il fumo di tabacco, il consumo di alcol, l’obesità e la sedentarietà.
L’odontoiatra e l’igienista dentale si trovano infatti in una posizione particolarmente favorevole all’impiego di questa strategia motivazionale: durante la visita, l’operatore ha l’opportunità di individuare i comportamenti a rischio del proprio paziente, anche mediante la somministrazione di specifici test, come il Fagerström o l’Audit, per valutare il grado di dipendenza da fumo o alcol. Il paziente nel setting odontoiatrico si trova in una condizione di ascolto quasi “obbligata” e in un contesto ideale per trasmettere messaggi chiave sulla prevenzione. (Provare per credere!).
Promuovere una cultura della salute all’interno dei nostri studi non è certo un progetto facile, ma certamente darebbe un grande valore aggiunto a tutta la nostra attività, rendendoci maggiormente credibili anche come odontoiatri.
Per questo è fondamentale che gli operatori di tutto il team odontoiatrico, igienista in testa, siano in grado di poter garantire un approccio preventivo basato sulle migliori evidenze disponibili con grande vantaggio per la nostra attività clinica.
Ne parliamo con Annamaria Genovesi, igienista storica che tutti conosciamo, che grazie alla sua esperienza internazionale sull’argomento riassume e ri-disegna il ruolo dell’igienista dentale nel futuro dei nostri studi.

Buona lettura!

 

 

 

 

Annamaria Genovesi
Annamaria Genovesi, Igienista Istituto Stomatologico Toscano
Quali sono, a tuo avviso, i principi cardine per una sana collaborazione tra odontoiatra e igienista dentale?

Non v’è dubbio che le due figure siano oggi complementari, ovvero rappresentino due diverse professionalità, che si integrano nel fornire al paziente un atto sanitario. Persino la legge oggi consente e ratifica la realizzazione di Società fra Professionisti per un esercizio congiunto. Ovviamente ciascuno nel rispetto delle relative competenze.

Ritieni che la figura dell’igienista dentale sia ben presente nella società e che l’utente che si rivolge a uno studio odontoiatrico ne riconosca e ne richieda la presenza?

Nel corso degli ultimi trent’anni credo che l’igienista dentale, grazie alla profonda preparazione che caratterizza l’igiene dentale italiana, si sia imposta all’attenzione della quasi totalità dei pazienti, che oggi richiedono espressamente le nostre prestazioni soprattutto in campi come quello della malattia parodontale, la cui terapia è oggi portata avanti prevalentemente dalla figura dell’igienista.

Pensi che sia valorizzata abbastanza all’interno del team odontoiatrico? Quali i futuri campi possibili di collaborazione?

L’igienista dentale è la figura che sviluppa all’interno del team odontoiatrico una quantità e una qualità di “dialogo” con il paziente; questo potrebbe essere sfruttato per veicolare una quantità sempre più ampia di informazioni e messaggi di prevenzione, ad esempio con la tecnica del counseling motivazionale, ben riconosciuta come efficace dalla comunità scientifica internazionale e utile per indirizzare i pazienti dello studio odontoiatrico verso corretti stili di vita.

Quale ritieni sia stato il cambiamento più importante nel profilo professionale dell’igienista dentale dall’inizio della tua carriera ad oggi?

Certamente lo sviluppo di una specifica e specialistica professionalità, e sottolineo specialistica, che la rende, di fatto una figura irrinunciabile del team.

Cosa auspichi possa avvenire nei prossimi anni che contribuisca ad elevare ancora di più la figura professionale dell’igienista dentale?

Credo che il futuro dell’igiene dentale richieda l’affermazione della disciplina con piena dignità scientifica e clinica. In realtà lo sforzo di noi igienisti dovrà indirizzarsi a conquistare una assoluta autorevolezza anche nel mondo della ricerca relativa alla nostra disciplina.

In futuro, quali ausili/terapie un igienista dentale avrà a disposizione per migliorare qualitativamente la sua professione?

Sono certa che la “nostra” ricerca potrà portare all’evoluzione di strumenti e procedure sempre più evoluti e performanti e insieme ai nuovi mezzi di comunicazione potrà migliorare notevolmente la qualità della prevenzione all’interno degli studi odontoiatrici.

La robotica abbinata all’intelligenza artificiale potrà sostituire/migliorare/facilitare il lavoro dell'igienista dentale?

Vorrei disporre di una palla di vetro. Tuttavia, l’AI impatta e impatterà sempre più in campo odontoiatrico e anche l’Igienista dentale potrà fruire di questi supporti soprattutto nel charting e nello screening delle patologie di nostra competenza. Sarà tuttavia fondamentale mantenere il controllo dell’uomo su tali processi.
Sarebbe bello, ad esempio, che la tecnologia ci potesse aiutare a far sì che gli studi odontoiatrici diventino centri promotori di corretti stili di vita, mettendoli al centro di un sistema virtuoso che promuova benessere e salute dei pazienti a 360°.

 

 

 

Cinque minuti con Annamaria Genovesi. La prevenzione batte la cura… o no? - Ultima modifica: 2025-05-30T12:20:30+00:00 da Luigi Paglia
Cinque minuti con Annamaria Genovesi. La prevenzione batte la cura… o no? - Ultima modifica: 2025-05-30T12:20:30+00:00 da Luigi Paglia