Approvata la Legge sulla Concorrenza: cosa cambia e cosa no

DM_il dentista moderno_legge sulla concorrenza in odontoiatria

È stata approvata la Legge sulla Concorrenza, che regolamenta l’esercizio dell’odontoiatria da parte delle società. Il testo della legge (che potete leggere integralmente qui ) ai commi 153, 154, 155 e 156 tratta di odontoiatria. L’unica novità rilevante di cui si possa leggere è l’introduzione dell’obbligo per le società di avere un direttore sanitario che sia iscritto all’Albo degli Odontoiatri, il quale inoltre non può svolgere questa funzione in più di una struttura.

ANDI si è subito espressa a riguardo, ricordando le lotte intraprese per regolamentare al meglio la presenza di società in ambito odontoiatrico. In un comunicato rilasciato poco dopo la diffusione della notizia, si legge che la società ha “duramente combattuto affinché si arrivasse a riconoscere esplicitamente che l’unica forma di società ammessa nell’ambito della professione fosse la Società tra Professionisti (peraltro, contraddittoriamente, nella stessa legge approvata ieri, un comma indica che le società tra avvocati possono essere solo StP, con i professionisti che devono avere sempre la maggioranza), purtroppo le forze politiche non hanno capito l’importanza di questa richiesta e di possibili danni, denunciati anche dalle Associazioni dei consumatori, per i cittadini bisognosi di cure”.

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Una certa delusione, dunque, che non viene nascosta nemmeno dal Presidente Nazionale Gianfranco Prada, il quale ha così commentato la Legge: “L’approvazione del DDL Concorrenza rischia di aprire un fronte di contenziosi su quale tipo di società possa esercitare l’odontoiatria. Proseguiremo le nostre battaglie, supportate da forti pareri legali e giuridici, al fine di evitare che la professione venga esercitata da società non conformi alle norme e non registrate all’apposito registro tenuto presso gli Ordini provinciali, con chiari rischi per la tutela dei pazienti e della loro salute. Difendiamo il modello libero-professionale e riteniamo che gli interessi puramente commerciali di buona parte delle società oggi operanti vadano a discapito dei pazienti, spesso oggetto di offerte e prestazioni indotte dalla necessità di puro lucro e non dall’appropriatezza delle cure. ANDI ribadisce il valore della professione esercitata secondo canoni di eticità e presa in cura dei pazienti e continuerà a battersi in ogni occasione per ottenere norme chiare e certe a tal proposito”.

Approvata la Legge sulla Concorrenza: cosa cambia e cosa no - Ultima modifica: 2017-08-08T15:36:19+00:00 da redazione