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Dando per scontato di aver fatto la diagnosi giusta, e che il dente abbia veramente bisogno trattamento endodontico, assodato che l’anestesia locale sia stata effettuata correttamente , la prima sfida da affrontare in endodonzia è quella di entrare nella camera pulpare senza perforare o rimuovere una quantità eccessiva di struttura dentale coronale.

Perciò introduciamo alcuni step per aiutare a garantire il successo clinico in endodonzia.

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N ° 1. Qualsiasi dente permanente non consumato occlusalmente / a livello incisale, ha una camera pulpare che si trova circa 7 mm al di sotto rispetto ad una cuspide o al margine incisale .

Guadagnare lentamente profondità fino a 7 mm è eccessivamente cauto, ma andare oltre 7 mm in un colpo solo è inutilmente pericoloso. 

Si dispone di un punto di riferimento: 7 mm. Mantenendo a mente questo riferimento, sarà possibile accedere in modo prevedibile, senza la preoccupazione di perforare il pavimento della camera. Questo suggerimento è un aiuto incommensurabile quando camere pulpari sono più strette rispetto alla larghezza di una fresa  rotonda che viene spesso utilizzata per creare l’accesso.

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 Una volta che si accede, l’intero tetto della camera pulpare deve essere rimosso. I canali si trovano spesso alle estremità più lontane della camera. Aprire meno rende il clinico vulnerabile, è possibile infatti che vangano non trattati canali che possono essere troppo vestibolari o linguali. Tuttavia, aprire molto a livello occlusale non significa aprire bene. Il tetto della camera pulpare fornisce un adeguato riferimento su quanto aprire, una volta rilevato inizialmente, il più è fatto.

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Video inserito su Youtube da Carlos Franco

N ° 2. Utilizzando un fresa a pallina con un passaggio leggero contro le pareti, il tetto  può essere completamente rimosso, a questo punto rimane la sfida di trovare gli orifizi dei canali. Questo può essere reso più difficile dalla presenza di calcificazioni e dentina secondaria.

N ° 3. Se il tessuto nel canale è vitale, l’irrigante che dovrebbe essere introdotto è 17% EDTA. Non utilizzare ipoclorito di sodio (NaOCl) inizialmente in denti vitali perché tende a coagulare il tessuto pulpare residuo, questo rende più difficile rimuoverlo e passare oltre. Se il tessuto è non vitale, sicuramente meglio utilizzare  NaOCl  6% subito dopo l’accesso alla camera. I tessuti non vitali infatti vengono rapidamente dissolti in presenza di NaOCl al 6%.   

N ° 4. Con buona illuminazione e ingrandimento, il pavimento della camera pulpare può spesso essere letto come una mappa con linee scure che creano una Y o una configurazione quadrata. I canali sono generalmente alle estremità di queste linee. Configurazione a Y in un molare inferiore generalmente significa che ci sono 3 canali, mentre una configurazione quadrata generalmente significa 4 canali. Configurazione a Y in un molare mascellare non significa sempre 3 canali però. 

N ° 5. I reamers possono essere molto utili per il primo accesso in quanto strumenti con un numero significativamente inferiore di punti di contatto rispetto ai K-files. Si impegnano alle pareti del canale molto meno e sono più flessibili. Si cerca pertanto di arrivare in apice; questo obiettivo è meglio ricercarlo con uno strumento sottile e flessibile che può solo infilarsi in uno spazio che non è calcificato. Non ha la possibilità di impegnarsi e scavare in dentina solida, cosa che costituisce solo un danno quando si cercano gli orifizi canale. Una volta che i canali sono stati trovati e si è raggiunta la pervietà in apice, bisogna alesare i canali. Si può procedere utilizzando K-file fino a quando non si sia raggiunto diametro 20 in apice. L’ideale è effettuare queste manovre con uno strumento utilizzato un numero di volte congruo, quindi senza eccessivi stress da cicli di sterilizzazione alle spalle, e sufficientemente flessibile. 

N ° 6. L’uso di strumenti rotanti a questo punto permette di giungere fino a diametri di 35 o superiori, questo grazie alle caratteristiche peculiari del sistema proprio di ciascuna casa, ma anche grazie ad alcune caratteristiche comuni a tutte le sistematiche.

N ° 7. L’uso di un manipolo reciprocante permette di lavorare le pareti del canale ad una velocità di 3.000 a 5.000 cicli al minuto. Fino a quando i canali sono pervi, le pareti del canale non saranno distorte e la sagomatura con ciascuno strumento di dimensioni diverse, necessiterà solo di pochi istanti.

N ° 8  Attivare gli irriganti è importante, aiuta a rimuovere frustoli di dentina, disgregare il biofilm e abbassare la carica batterica. Questo processo, che deve durare circa 30 secondi per canale può essere svolto con strumenti apposti come l’Endoactivator di Dentsply.

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Video inserito su Youtube da Hu-Fa Dental

Una volta che si è trovata la lunghezza di lavoro, che i canali sono stati alesati e disinfettati con abbondante tempo di decontaminazione tramite irriganti, bisogna procedere con l’otturazione canalare.

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Reperimento, alesatura e disinfezione canalare in endodonzia - Ultima modifica: 2015-09-21T08:52:19+00:00 da redazione

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