La determinazione della lunghezza di lavoro endodontica nei ritrattamenti ortogradi

La determinazione della lunghezza di lavoro endodontica nei ritrattamenti ortogradi: Studio “ex vivo” in canali radicolari otturati con i sistemi “protaper obturator” e “guttacore”.

Candidato: Pietro Palopoli
Relatore: Luigi Cianconi

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Obiettivo

Sono già presenti in letteratura articoli che valutano la precisione dei rilevatori elettronici d’apice in corso di ritrattamenti endodontici ortogradi (1; 2; 3; 4). Non è presente invece nessuna ricerca scientifica che valuta il loro comportamento in canali radicolari otturati con “carrier-based guttapercha”.

Scopo della nostra ricerca è dunque valutare la precisione di un rilevatore elettronico d’apice durante il ritrattamento endodontico ortogrado di canali radicolari otturati con “ProTaper Obturators” e “GuttaCore”. Si è anche valutato se i due materiali impiegati influenzino in maniera diversa il comportamento del rilevatore.

Materiali e metodi

50 elementi monoradicolati, estratti per motivi ortodontici o parodontali, sono stati selezionati per la nostra ricerca. I campioni sono stati decoronati per ottenere delle lunghezze radicolari standardizzate.

La strumentazione canalare è stata condotta con tecnica crown-down utilizzando i ProTaper Universal dopo aver determinato la lunghezza canalare mediante tecnica visiva. Al termine dell’alesaggio canalare la lunghezza endodontica è stata nuovamente determinata, prima con la tecnica visiva (DL= Direct Length), e poi con la tecnica elettronica (EL1= Electronic Length 1), utilizzando un moderno rilevatore elettronico d’apice, il Root ZX, dopo aver stabilizzato i campioni su ProTrain. I campioni sono stati dunque suddivisi in due gruppi da 25 elementi ciascuno. Gli elementi del Gruppo 1 sono stati otturati con ProTaper Obturator.

Gli elementi del Gruppo 2 sono stati otturati con GuttaCore. Dopo l’otturazione i campioni sono stati conservati a temperatura ambiente e in umidità al 100%.

Dopo 7 giorni la lunghezza canalare è stata nuovamente determinata con la tecnica elettronica (EL 2= Electronic Length 2): il terzo coronale del materiale da otturazione è stato rimosso con frese Gates Glidden, mentre l’apice è stato nuovamente negoziato mediante l’utilizzo di alcune gocce di solvente e di un #25 k-File a cui era stata collegata la clip del rilevatore apicale. La progressione apicale del file è stata arrestata nel momento in cui il rilevatore dava segnale del raggiungimento apicale.

Criteri di valutazione

Il comportamento del rilevatore elettronico d’apice è stato valutato confrontando le misure con esso ottenute prima e dopo l’otturazione canalare (EL1 ed EL2), con l’effettiva lunghezza canalare (DL). La validazione strumentale è stata analizzata attraverso il metodo statistico di Bland & Altman, che ci ha consentito di ottenere un intervallo più rappresentativo della popolazione e di avere dunque una variabilità migliore del fenomeno.

Risultati

Il rilevatore elettronico ha fornito delle sovrastime statisticamente significative della lunghezza canalare, mostrandosi meno preciso in corso di ritrattamento. La sovrastima media prima dell’otturazione endodontica è stata 0,16 mm, mentre quella riscontrata in corso di ritrattamento è stata 0,40 mm.

Questi risultati diventano ancora più significativi se si considerano i valori di massima sovrastima ottenibili in casi limite, e cioè rispettivamente 1,20 mm e 1,79 mm. In nessun campione il rilevatore ha fornito sottostime della lunghezza canalare. ProTaper Obturator e Guttacore influenzano in maniera similare il comportamento del rilevatore elettronico.

Valenza clinica

Era già stato suggerito come almeno 0,5 mm dovessero essere sottratti alla lunghezza fornita da un rilevatore elettronico durante una terapia canalare primaria, per far si che la stessa rimanesse confinata alla costrizione apicale minore.

Ciò che non era stato mai detto in letteratura, e che, in virtù dei risultati da noi conseguiti, ci sentiamo di poter affermare, è che invece almeno 1 mm deve essere sottratto alla lunghezza fornita dal rilevatore in caso di ritrattamento, per far si che anche quest’ultimo possa essere eseguito senza violare i limiti dell’endodonto.

bibliografia

1) Alves A.M.H, FelippeM.C.S., FelippeW.T., Rocha M.J.C. Ex vivo evaluation fo the capacity of the Tri Auto ZX to locate the apical foramen during root canal retreatment. International Endodontic Journal, 38,718-724,2005.
2) Goldberg F., MarroquinB.B., FrajlichS., Dreyer C, In Vitro Evaluation of the Ability of Three Apex Locators to Determine the Working Length During Retreatment. J Endodontics 2005;31:676-8.
3) AggarwalV., SinglaM., Kabi D. An in Vitro Evaluation of Performance of Two Electronic Root Canal Length Measurement Devices during Retreatment of Different Obturating Materials. J Endod 2010;36:1526-30.
4) EbrahimA.K., Wadachi R., Suda H. In vitro evaluation of the accuracy of five different electronic apex locators for determining the working length of endodontically retreated teeth. AustEndodJ 2007; 33:7-12.

Università degli studi di Roma TorVergata
Reparto di Odontoiatria Conservativa

La determinazione della lunghezza di lavoro endodontica nei ritrattamenti ortogradi - Ultima modifica: 2013-09-25T08:00:59+00:00 da Redazione

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