Un nuovo approccio nel Management della carie dentale

Il corso “Un nuovo approccio nel Management della carie”, inserito all’interno del Master di Odontoiatria Pediatrica ed Ortodonzia Intercettiva – Direttore del Master Prof. Roberto Gatto, che si è svolto sabato 12 marzo presso l’Università degli Studi dell’Aquila, ha sottolineato, attraverso un approccio multidisciplinare, l’opportunità della diagnosi precoce per via della natura cronico-

In tale occasione il professor Guglielmo Campus, professore di Odontoiatria Preventiva e di Comunità all’Università di Sassari ha aggiunto, “Se gli odontoiatri fossero in condizione di diagnosticare la carie dentale a uno stadio iniziale si potrebbero intraprendere misure terapeutiche veramente efficaci, rapide ed economiche, limitando il danno biologico. Per raggiungere questo obiettivo” prosegue il professore “ci può essere d’aiuto utilizzare l’indice ICDAS. Il termine sta ad indicare l’International Caries Detection and Assessment System, che è una metodica per diagnosticare e misurare la patologia cariosa in diversi stadi di severità. Questo indice è uno strumento diagnostico in grado di classificare i segni precoci della patologia. Utilizzando questo indice è possibile classificare ogni stadio della lesione e avere indicazioni sul trattamento necessario”.

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E’ stato poi affrontato il tema della necessità di collaborazione con l’igienista al fine di intercettare le lesioni cariose in uno stato iniziale ed impedire grossi danni, soprattutto nei piccoli pazienti..

Una nuova frontiera nel trattamento della carie dentale , così come per la sua prevenzione, sono oggi i probiotici che possono normalizzare e/o incrementare l’effetto del microbiota del cavo orale, come illustrato dalla professoressa Maria Grazia Cifone, Direttore del Dipartimento MesVa dell’ Università degli Studi dell’Aquila.

Ad oggi il ruolo del fluoro topico resta fondamentale per il trattamento precoce della patologia cariosa; l’innovazione nei trattamenti preventivi (prodotti per l’igiene orale) va verso formulazioni più complesse che vedono l’introduzione di principi attivi naturali (ad esempio l’arginina, i probiotici o altri) in associazione con il fluoro. “Questa speciale combinazione interviene per neutralizzare gli acidi, provenienti dalla degradazione dello zucchero ad opera dei batteri, e remineralizzare lo smalto per evitare che la lesione cariosa divenga irreversibile” conclude il professor Campus.

Un nuovo approccio nel Management della carie dentale - Ultima modifica: 2016-03-17T07:47:12+00:00 da redazione

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