Le terapie endodontiche rigenerative rappresentano un’evoluzione cruciale nell’ambito della conservativa avanzata. Un gruppo di ricercatori della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, Cina, ha condotto un’analisi completa delle strategie attuali e future per la rigenerazione del complesso polpa-dentina. Con l’obiettivo di sostituire la tradizionale terapia canalare con soluzioni biologicamente attive capaci di ripristinare la vitalità del dente.

Le strategie di ingegneria tissutale

Attualmente si stanno affermando due approcci. Il cell-transplant, che prevede l’inserimento di cellule staminali all’interno del canale radicolare. Il cell-homing, che punta a reclutare cellule endogene mediante segnali biochimici. Entrambe le strategie si basano su tre pilastri fondamentali: la presenza di cellule staminali mesenchimali (in particolare quelle derivate dalla papilla apicale); l’utilizzo di scaffold biocompatibili capaci di supportare la crescita cellulare; la creazione di microambienti bioattivi favorevoli alla differenziazione cellulare.

L’applicazione clinica attuale

Alcune tecniche rigenerative hanno già trovato spazio nella pratica clinica, come il direct pulp capping nei casi di esposizione pulpare e la rivascolarizzazione nei denti immaturi necrotici. Questi protocolli clinici sfruttano la capacità del coagulo di sangue di fungere da scaffold naturale e rilasciano fattori di crescita in grado di attrarre cellule staminali.

L’innovazione biomimetica: esosomi e aggregati cellulari

Una delle sfide principali è ottenere una rigenerazione che non sia solo istologicamente simile alla polpa dentale, ma anche funzionalmente attiva. In quest’ottica, la ricerca sta esplorando nuove vie. Come l'utilizzo di esosomi, piccoli vescicoli extracellulari capaci di veicolare segnali biochimici, e di aggregati cellulari tridimensionali, più vicini alla fisiologia naturale del tessuto pulpare.

Le criticità da superare

Permangono però numerosi ostacoli, come la gestione delle infezioni persistenti, il controllo della risposta immunitaria e l’integrazione efficace dei materiali usati con i tessuti residui. Inoltre, il microambiente locale deve essere modulato per favorire la rigenerazione, evitando infiammazioni croniche o riassorbimenti indesiderati.

Verso un’endodonzia rigenerativa personalizzata

Le terapie endodontiche rigenerative  tracciate nel presente studio, nonostante le difficoltà evidenziate, non sono solo una speranza teorica, ma una concreta direzione di sviluppo per il futuro dell’endodonzia. La sfida è ora traslare i risultati ottenuti in laboratorio verso protocolli clinici efficaci e riproducibili, come auspicano gli autori stessi della ricerca, pubblicata sul Journal of Advanced Research. 

La ricerca sulle terapie endodontiche rigenerative punta molto in alto - Ultima modifica: 2025-06-16T09:29:12+00:00 da Pierluigi Altea
La ricerca sulle terapie endodontiche rigenerative punta molto in alto - Ultima modifica: 2025-06-16T09:29:12+00:00 da Pierluigi Altea