L’apertura di uno studio odontoiatrico è una delle pratiche più complesse che un professionista possa affrontare agli inizi della sua carriera. L’intoppo burocratico è spesso dietro l’angolo e quando accade appare, agli occhi dell’incolpevole dentista, insormontabile. E più tardi lo scopri, più l’avvilimento è cieco.

Il caso

Una Società odontoiatrica ricorreva avanti il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) citando Comune e ASL per ottenere l’annullamento di un atto amministrativo di “non” decisione assunto in merito alla concessione o meno della necessaria autorizzazione per l’apertura di uno studio odontoiatrico. L’ASL di Avellino, infatti, a conclusione di una pratica autorizzatoria, rappresentava di non potere evadere la istanza del ricorrente per mancanza di un atto regionale di programmazione del fabbisogno. Chiedeva inoltre l’annullamento di tutti gli atti, connessi e consequenziali, noti e non noti, per poter giungere a ottenere (pur non essendo dato di capire seguendo quali vie) un provvedimento autorizzatorio. Resisteva l’ASL di Avellino, segnalando, comunque, che l’unica alternativa all’atto impugnato sarebbe stato formulare un parere negativo.

L’apertura di uno studio odontoiatrico è una delle pratiche più complesse che un professionista possa affrontare agli inizi della sua carriera. L’intoppo burocratico è spesso dietro l’angolo e, quando accade, appare, insormontabile…

Continua a leggere su DM Club,
la sezione premium de Il Dentista Moderno

Registrati al sito e accedi subito ad una selezione di articoli free come questo, indicati con il logo DM CLUB Free Premium CREA UN ACCOUNT

Fai già parte del DM Club?

Abbonati a Il Dentista Moderno per accedere a tutti gli altri contenuti e vantaggi riservati agli abbonati.

Se mancano le basi… - Ultima modifica: 2021-11-12T14:00:32+00:00 da monicarecagni
Se mancano le basi… - Ultima modifica: 2021-11-12T14:00:32+00:00 da monicarecagni

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome