La postura, per l'odontoiatra, è una questione di salute professionale, ma anche di abilità clinica. Uno studio condotto in Giappone, presso il Tokyo Dental College, propone un’innovativa prospettiva per valutare la postura dei professionisti odontoiatrici durante le estrazioni dentali. Attraverso tecnologie di stima della posa, i ricercatori hanno confrontato l’analisi posturale nell’estrazione dentale tra studenti, giovani odontoiatri e dentisti esperti. I risultati rivelano differenze significative che potrebbero avere implicazioni importanti sia per la prevenzione di disturbi muscolo scheletrici che per la formazione clinica. Ma anche fornire un nuovo impulso allo studio dell'ergonomia nel settore dentale.
Metodologia e gruppi coinvolti
Il protocollo sperimentale ha coinvolto tre gruppi distinti: studenti in odontoiatria, dentisti neolaureati e professionisti esperti. I partecipanti hanno eseguito un’estrazione su un simulatore dentale mentre venivano ripresi in video. I filmati sono stati successivamente analizzati tramite software in grado di identificare automaticamente le posizioni articolari, con particolare attenzione agli angoli di spalla, gomito e busto. L’obiettivo era valutare le variazioni posturali tra i gruppi e identificare eventuali correlazioni con il livello di esperienza clinica.
La postura come indicatore di esperienza
I dati raccolti hanno evidenziato una significativa differenza negli angoli della spalla destra tra i gruppi. In particolare, i dentisti esperti mostravano una postura più compatta, con angoli articolari inferiori rispetto a studenti e giovani professionisti. Questo suggerisce che l’esperienza clinica potrebbe favorire una postura più economica, efficiente ed ergonomica durante le manovre operative. Tale osservazione supporta l’ipotesi secondo cui l’acquisizione di abilità pratiche porta a una maggiore consapevolezza corporea e a una riduzione dei movimenti superflui.
Implicazioni cliniche e formative
L’analisi posturale nell’estrazione dentale, se integrata nella didattica e nella formazione post-laurea, potrebbe diventare uno strumento prezioso per migliorare la tecnica operatoria e prevenire l’insorgenza di patologie professionali legate alla postura, come le sindromi da sovraccarico biomeccanico. Inoltre, l’utilizzo di tecniche non invasive di stima della posa consente un monitoraggio oggettivo e ripetibile, aprendo la strada a nuove applicazioni nell’ambito della simulazione e della valutazione clinica.
La postura dell'operatore è tutt'altro che un dettaglio
Questo studio, pubblicato su BDJ Open, rappresenta un primo passo verso l’integrazione dell’analisi posturale nell’estrazione dentale come parametro qualitativo nella pratica odontoiatrica. Pur con alcune limitazioni, come la dimensione ridotta del campione, la ricerca suggerisce che una migliore comprensione della postura operativa può contribuire a elevare gli standard ergonomici e formativi in odontoiatria. Regalando così agli operatori un maggiore comfort e ai pazienti più sicurezza.