Una recente revisione sistematica, condotta presso il North Sichuan Medical College and Affiliated Hospital di Nanchong, Cina, ha analizzato l’uso del polietere etere chetone (PEEK) in odontoiatria. I ricercatori hanno selezionato studi da database autorevoli come PubMed, Web of Science, Google Scholar e ScienceDirect. Hanno incluso pubblicazioni su materiali dentali, ortodonzia, protesi, implantologia, chirurgia maxillo-facciale e parodontologia. Con l’obiettivo di valutare le applicazioni, i benefici e le criticità del PEEK nel contesto odontoiatrico.

Le proprietà che rendono il PEEK interessante

Il PEEK è un polimero termoplastico ad alte prestazioni. I medici lo usano da anni in ortopedia e neurochirurgia. In odontoiatria, questo materiale mostra una buona biocompatibilità e una resistenza elevata. Il suo modulo elastico è simile a quello dell’osso corticale. Per questo motivo distribuisce bene le forze masticatorie. È radiotrasparente, quindi non interferisce con gli esami radiografici. Inoltre, il suo colore neutro si avvicina a quello del dente naturale.

Dove viene usato questo polimero

Il PEEK trova applicazione in vari ambiti odontoiatrici. I clinici lo usano in protesi fissa e rimovibile per realizzare corone, ponti, barre e scheletrati. I pazienti lo tollerano bene grazie alla sua leggerezza e al comfort che offre. In implantologia viene impiegato per produrre impianti, abutment e scaffold ossei. I ricercatori stanno anche studiando il suo uso in ortodonzia. Il PEEK permette di costruire fili e contenzioni estetici e ipoallergenici. Nella chirurgia maxillo-facciale serve per ricostruire la mandibola e l’articolazione temporo-mandibolare. In parodontologia si utilizza per bite e splintaggi occlusali.

Il problema dell’inerzia superficiale

La superficie del PEEK è naturalmente inerte. Questo limita la sua capacità di integrarsi con l’osso. Per migliorare l’osteointegrazione, i ricercatori hanno sviluppato trattamenti specifici. Tra questi, il plasma, la sabbiatura e i rivestimenti bioattivi. Questi metodi aumentano l’adesione cellulare e stimolano la formazione ossea. In questo modo il PEEK diventa più competitivo rispetto ad altri materiali, come il titanio.

Il futuro del PEEK

Il polietere etere chetone si presenta come un materiale versatile e sicuro. Offre buone prestazioni meccaniche, compatibilità con i tessuti e vantaggi estetici. Può rappresentare una valida alternativa ai metalli, soprattutto in pazienti allergici o nei settori anteriori. Tuttavia, gli autori di questa revisione, pubblicata sul Journal of Prosthodontic Research, segnalano un limite importante. Mancano ancora studi clinici a lungo termine. Per validare il suo uso quotidiano, infatti, servirebbero ricerche più estese e follow-up prolungati.


Il PEEK in odontoiatria: applicazioni cliniche attuali e prospettive future - Ultima modifica: 2025-05-07T14:07:05+00:00 da Pierluigi Altea
Il PEEK in odontoiatria: applicazioni cliniche attuali e prospettive future - Ultima modifica: 2025-05-07T14:07:05+00:00 da Pierluigi Altea