I materiali da restauro con effetti antibatterici

I materiali da restauro di ultima generazione sono qualcosa di più di semplici materiali. Quelli contenenti fluoro e altri principi bioattivi, infatti, svolgono anche un ruolo attivo contro la carie secondaria. Uno studio in vitro, condotto dal Dipartimento di Odontoiatria Generale dell'Università del Kuwait e pubblicato sul Journal of Dentistry, ne ha presi in considerazione alcuni, mostrandone il grado di efficacia.

I materiali da restauro presi in esame

In ambito conservativo, la sfida dell'odontoiatra è prevenire la carie, certo, ma anche curarla bene ed evitare che si ripresenti. I materiali da restauro antibatterici sono nati proprio con questo obiettivo. La ricerca in oggetto ne ha testati quattro (Fuji II LC, Beautiful II, ACTIVA e Biodentine) contro Lactocacillus acidophilus, Leptotrichia S. mutans ed un gene coinvolto nella siuntesi di esopolisaccaridi (epsB).

Pubblicità

Gli effetti osservati in vitro

Eccetto Filtek Z250, tutti e quattro i materiali testati hanno mostrato effetti inibitori sui biofilm delle tre specie selezionate. In particolare, quando i biofilm sono stati coltivati in concomitanza con i materiali, l'espressione di geni S.mutans gtfB e gbpB è apparsa sensibilmente ridotta. La variazione più marcata si è verificata con ACTIVA, per L acidophilus e l'espressione del gene gtfB. Anche l'espressione del gene epsB è diminuita. Rispetto al rilascio del fluoro, invece, l'efficacia maggiore è stata contro L. acidophilus, sia a 1 giorno che a 1 settimana.

Le conclusioni dello studio

I materiali contenenti fluoruro e bioattivi, dunque, secondo i risultati osservati in vitro, inibiscono la crescita batterica. Dunque, secondo lo studio aiuterebbero a ridurre la possibilità di carie secondarie, a beneficio dei pazienti che hanno ricevuto le cure conservative. Avere a disposizione strumenti che contrastano il metabolismo microbico dei carboidrati, tra i principali meccanisi sottesi alla carie, è un grande vantaggio. Tuttavia questo non basta e non deve indurre il paziente ad abbassare la guardia. L'igiene quotidiana domiciliare resta lo strumento più efficace per ridurre il rischio di carie, insieme con l'igiene professionale che non deve essere mai trascurata. Di questo lo studio non dice nulla, ma è l'esperienza clinica oltre che il buon senso a suggerirlo.

I materiali da restauro con effetti antibatterici - Ultima modifica: 2023-04-28T08:30:18+00:00 da Pierluigi Altea
I materiali da restauro con effetti antibatterici - Ultima modifica: 2023-04-28T08:30:18+00:00 da Pierluigi Altea

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome