Impianti zigomatici, chiarimenti su alcuni principi biomeccanici

Gli impianti zigomatici riscuotono sempre più interesse tra gli odontoiatri. Un recente articolo, pubblicato sull'International Journal of Implant Dentistry, ha chiarito alcuni principi biomeccanici da coniscere bene. Gli autori dello studio afferiscono alla Universiy of the Pacific di San Francisco e alla J. Gutenberg University of Mainz, Germania.

Gli impianti zigomatici, presenti da oltre 3 decenni

Gli impianti zigomatici sono stati introdotti da P.I. Brånemark nel 1988 come supporto posteriore per pazienti con volume osseo mascellare insufficiente. Inizialmente, si seguiva il protocollo chirurgico ritardato, successivamente si adottarono i principi di carico immediato introdotti da Bedrossian e Chow nel 2006. La tecnica chirurgica originale (OST), descritta da Brånemark, prevede la stabilizzazione bicorticale della piattaforma dell'impianto nell'alveolo mascellare e nella parte apicale dell'impianto nell'osso zigomatico. L'OST negli anni ha subìto diverse modicihe. Poiché alcuni autori hanno segnalato un'emergenza palatale sfavorevole dell'impianto zigomatico e infezioni del seno mascellare associate all'uso dell'OST.

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Il focus della ricerca

Gli autori dello studio hanno esaminato le varie modifiche all'OST. e si incoraggia i chirurghi a valutare attentamente le modifiche proposte e le relative affermazioni riguardanti l'OST. Inoltre, è importante considerare il possibile impatto sulla stabilità biomeccanica dell'impianto zigomatico prima di adottare qualsiasi modifica al protocollo originale. Due revisori indipendenti hanno condotto una ricerca della letteratura dal gennaio 2000 a febbraio 2023, focalizzata sui principi biomeccanici dell'utilizzo degli impianti zigomatici per la ricostruzione mascellare. Sono stati inclusi articoli che descrivono gli stress all'interno degli impianti zigomatici, nell'osso mascellare e nell'osso zigomatico sotto carichi funzionali. La mancanza di supporto osseo mascellare sulla piattaforma dell'impianto ha comportato un significativo aumento dello stress misurato negli impianti zigomatici e nell'osso zigomatico.

Conclusionie e raccomandazioni

La mascella è il principale supporto quando si posizionano gli impianti zigomatici sotto carichi funzionali. Gli autori dello studio raccomandano di stabilizzare gli impianti zigomatici utilizzando la stabilizzazione quadricorticale e il collegamento trasversale dell'arcata per ridurre lo stress, quando possibile. Seguendo questi principi biomeccanici, la ricostruzione dei mascellari atrofici con il concetto degli impianti zigomatici risulta molto prevedibile, come riportato nelle revisioni sistematiche di Chrcanovic e Goiato. È bene stabilizzare gli impianti zigomatici sia nella cresta alveolare mascellare che nell'osso zigomatico al momento del posizionamento, preservando l'alveolo crestale per consentire la stabilizzazione bicorticale della piattaforma dell'impianto zigomatico. È importante che la protesi provvisoria e quella definitiva colleghino in arco gli impianti zigomatici posteriori con gli impianti premascellari per una distribuzione equilibrata delle forze sotto carichi funzionali. Non si consiglia invece di caricare l'impianto zigomatico non collegato in arco.

Impianti zigomatici, chiarimenti su alcuni principi biomeccanici - Ultima modifica: 2023-07-04T10:08:18+00:00 da Pierluigi Altea
Impianti zigomatici, chiarimenti su alcuni principi biomeccanici - Ultima modifica: 2023-07-04T10:08:18+00:00 da Pierluigi Altea

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