È noto ai più che un’errata esecuzione contrattuale comporta conseguenze risarcitorie. Difficile, a volte, individuare gli effettivi danni da richiedere, più comodo spesso lasciare il gravoso incombente a chi incaricato di giudicare, avanzando richieste anche non così intuitivamente derivanti dal contratto, nella speranza vengano accolte.
Il caso
Si parla di manufatti protesici sovradimensionati, di conseguenti problemi masticatori e difficoltà di pronuncia, di disturbi fisici conseguenti e di cui il Signor C., oltre alla risoluzione del contratto, chiede un risarcimento monetario. Il Tribunale ritiene la domanda fondata e meritevole di accoglimento.
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