La sostenibilità è stata abilmente descritta come la capacità di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere le risorse e le opportunità delle generazioni future.
Per gli studi dentistici questo concetto si traduce nell’impegno a ridurre al minimo l’impatto ambientale e a preservare le risorse naturali. Con l’aumento della consapevolezza sui cambiamenti climatici come minaccia per la salute pubblica e per la sostenibilità globale, il settore sanitario è quindi sempre più chiamato a ridurre le proprie emissioni di carbonio.
Oltre alle sfide ambientali, la sanità deve affrontare anche problemi di carattere sociale, come l’invecchiamento e l’aumento della popolazione. Questi cambiamenti demografici, uniti a una maggiore aspettativa di vita e alla crescente conservazione dei denti naturali fino alla vecchiaia, generano una crescente domanda di cure odontoiatriche. Ciò comporta un aumento del consumo delle risorse disponibili con un conseguente ampliamento dell’impronta ecologica del settore, in particolare dell’impronta di carbonio, ovvero la quantità di CO2 emessa.
L’industria della salute nel suo complesso è responsabile di circa il 4,4% delle emissioni globali di gas serra, con l’odontoiatria che contribuisce fino al 5% di questa cifra. Un esempio emblematico di come incida sull’ambiente proviene da uno studio condotto dall’Università Semmelweis, volto a esaminare l’impatto ecologico della sua facoltà di Odontoiatria. Il team di lavoro sull’odontoiatria sostenibile ha realizzato una valutazione completa dei rifiuti prodotti dal centro di formazione, che accoglie in media 642 pazienti al giorno. In un periodo di tre giorni, i ricercatori hanno raccolto quasi 180 kg di materiali pericolosi, evidenziando la rilevanza dell’impatto ambientale di queste strutture.
7 strategie per un cambiamento eco-friendly
Già nel 2018, la Federazione Dentale Internazionale (FDI) aveva sottolineato l’importanza della sostenibilità, dichiarando: “L’odontoiatria, in quanto professione, dovrebbe integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nella pratica quotidiana e sostenere una transizione verso un’economia verde, al fine di promuovere vite sane e il benessere per tutti in ogni fase della vita”.
Cosa significa tutto ciò nella pratica, e come dovrebbero agire i team odontoiatrici?
Abbiamo individuato 7 leve strategiche su cui intervenire, seguendo un approccio che tutela l’ambiente senza trascurare le esigenze economiche e sociali. Alcune delle azioni proposte sono semplici, non comportano costi aggiuntivi e possono essere facilmente adattate agli studi odontoiatrici, a seconda delle loro caratteristiche e possibilità per compiere un primo passo verso una pratica sempre più sostenibile ed ecologica.
1. Ogni cura lascia un’impronta: gestire i rifiuti in modo sostenibile
Tra la costa ovest degli Stati Uniti e le Hawaii galleggia un’enorme massa di rifiuti plastici, soprannominata “l’ottavo continente”. Con un peso stimato di tre milioni di tonnellate — l’equivalente di due milioni di automobili — e un’estensione pari a tre volte la Francia, questa enorme concentrazione di plastica rappresenta un potente promemoria dell’impatto ambientale dei rifiuti.

Il problema va oltre ciò che si vede: le nano- e microplastiche, particelle comprese tra 0,001 e 1000 µm e composte in gran parte da polietilene, sono ormai ovunque.
Presenti nei cosmetici, nei tessuti sintetici e originate dalla frammentazione di prodotti più grandi, recenti studi le hanno individuate persino nei fluidi corporei umani.
La plastica monouso, gli strumenti usa e getta e gli imballaggi costituiscono una delle principali fonti di inquinamento ambientale e, se non gestiti correttamente, aumentano il volume dei rifiuti danneggiando gravemente l’ecosistema.
Per ridurne l’impatto, è fondamentale adottare sistemi di gestione e riciclo dei rifiuti efficaci, anche se implementarli può risultare complesso: servono infatti formazione
del personale, tempo e risorse per garantire l’adesione ai nuovi protocolli.
Un corretto smaltimento dei rifiuti rappresenta un pilastro della sostenibilità nello studio dentistico e scegliere alternative riutilizzabili o biodegradabili — come le cannucce in acciaio inox al posto di quelle in plastica — è un passo concreto verso la riduzione dell’uso di materiali monouso e la tutela dell’ambiente.
Prescrivere con prudenza, smaltire con responsabilità: la gestione dei farmaci in odontoiatria
Il team odontoiatrico è consapevole della necessità di ridurre la prescrizione di antibiotici, in linea con la crescente resistenza antimicrobica. Oltre a questo problema, però, sta emergendo una questione ambientale legata alla presenza di residui farmaceutici nell’ambiente, dovuta allo smaltimento scorretto dei medicinali. I pazienti non solo espellono metaboliti dei farmaci attraverso urine e feci, ma spesso eliminano i medicinali non utilizzati gettandoli nel WC o nel lavandino. Questi, sciolti nelle acque reflue, possono raggiungere fiumi e laghi, entrare nella catena alimentare e danneggiare la fauna, compreso l’uomo.

Ecco alcuni utili accorgimenti per una gestione sicura e sostenibile dei farmaci nello studio dentistico:
- Ogni settimana, gli assistenti alla poltrona controllano le scorte per assicurarsi che i farmaci vengano utilizzati entro la data di scadenza, i prodotti prossimi alla scadenza vengono spostati in avanti, mentre quelli scaduti sono rimossi e collocati in un contenitore dedicato allo smaltimento sicuro.
- Quando prescrivi farmaci, informa i pazienti sul metodo sicuro e raccomandato a livello locale per lo smaltimento di medicinali e imballaggi.
- Considera di mettere a disposizione nello studio una scatola per il deposito dei farmaci inutilizzati da parte di pazienti e staff, da portare regolarmente in farmacia o al servizio di smaltimento.
2. Spostarsi (e non) in modo sostenibile: mobilità attiva e telemedicina
In uno studio odontoiatrico è fondamentale considerare non solo gli spostamenti di personale e pazienti, ma anche il trasporto di beni e materiali necessari al funzionamento della struttura. Un’indagine condotta nel Regno Unito ha rivelato che la maggior parte delle emissioni di gas serra (64,5%) proviene proprio dagli spostamenti, seguita dagli approvvigionamenti (19%) e dal consumo energetico (15,3%). Questi dati evidenziano quanto sia cruciale ottimizzare la logistica, sia in termini di mobilità che di forniture.
Per ridurre gli impatti ambientali legati ai viaggi dei pazienti, è possibile adottare strategie organizzative più efficienti, come la prenotazione di appuntamenti familiari in blocco o la pianificazione di più trattamenti in una singola visita, ove clinicamente possibile. Parallelamente, una maggiore collaborazione con fornitori e laboratori odontotecnici può contribuire a diminuire la frequenza delle consegne, riducendo così il numero di viaggi necessari. Anche la scelta del mezzo di trasporto gioca un ruolo determinante.
Uno studio condotto presso l’ospedale Charité di Berlino ha confermato che gli spostamenti verso le strutture odontoiatriche rappresentano una fonte significativa di emissioni, con i pazienti che percorrevano in media 26,3 km per raggiungere la clinica, utilizzando prevalentemente i mezzi pubblici.
In quest’ottica, diventa essenziale promuovere forme di mobilità più sostenibili, come l’utilizzo del trasporto pubblico, la mobilità attiva (a piedi o in bicicletta) e il car sharing. Queste soluzioni non solo aiutano a ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria, ma possono anche contribuire a una significativa riduzione dei costi operativi per pazienti e personale.
Come utilizzare le tecnologie, la telemedicina e le prescrizioni elettroniche, per ridurre gli spostamenti di personale e pazienti
Un’efficace strategia per ridurre le emissioni legate all’attività odontoiatrica è rappresentata dall’integrazione della teledontoiatria nella pratica clinica quotidiana. Questa tecnologia permette di effettuare consulenze, controlli e monitoraggi a distanza, limitando significativamente la necessità di spostamenti fisici da parte di pazienti così da poter offrire cure personalizzate, mantenendo elevati standard di qualità e riducendo al contempo l’impatto ambientale.

Integrare la teledontoiatria con pratiche sostenibili non solo contribuisce alla riduzione dell’impronta di carbonio, ma favorisce anche una maggiore accessibilità alle cure, in particolare per i pazienti che non risiedono nei pressi dello studio o con difficoltà logistiche. Adottando questi approcci innovativi, gli studi odontoiatrici possono svolgere un ruolo attivo nella promozione della sostenibilità ambientale, senza compromettere l’efficacia e la qualità dell’assistenza.
3. Dal disinfettante al protossido: come proteggere l’ambiente con scelte responsabili
Ogni giorno negli studi odontoiatrici si fa largo uso di sostanze chimiche, prodotti per la disinfezione e la pulizia, apparecchiature radiografiche e protossido di azoto per la sedazione. Sebbene si utilizzi sempre meno l’amalgama, può sorgere l’eventualità di rimuoverla durante interventi di sostituzione delle otturazioni. Una gestione scorretta di questi composti può provocare la contaminazione delle acque e avere effetti nocivi sull’ambiente e sulla fauna selvatica.
4. Innovazioni per una clinica odontoiatrica più verde: efficienza energetica e energie rinnovabili
Un passo fondamentale verso la sostenibilità di uno studio dentistico è sicuramente il miglioramento dell’efficienza energetica. Le strutture sanitarie richiedono ingenti quantità di energia per l’illuminazione, il riscaldamento, il raffreddamento e il funzionamento delle apparecchiature.
Le cliniche odontoiatriche, soprattutto quelle equipaggiate con tecnologie avanzate e che trattano un grande numero di pazienti ogni giorno, affrontano sfide significative nel cercare di implementare pratiche energetiche sostenibili.
L’adozione di soluzioni a basso consumo contribuisce significativamente a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2.
Inoltre, l’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come i pannelli solari, può rappresentare una soluzione ecologica vantaggiosa.
Uno degli ostacoli principali all’adozione di tecnologie ecologiche è l’alto investimento iniziale richiesto, poiché il passaggio a dispositivi energeticamente efficienti, l’installazione di impianti fotovoltaici e l’introduzione di soluzioni per il risparmio idrico comportano un costo elevato. Nonostante ciò, questi investimenti promettono risparmi a lungo termine e apportano significativi benefici ambientali, contribuendo a un futuro più verde e a una riduzione dell’impatto ecologico complessivo dello studio.
5. Ogni goccia conta: strategie per un uso responsabile dell’acqua nello studio odontoiatrico
L’acqua pulita è una risorsa preziosa ma limitata, essenziale non solo per l’erogazione dell’assistenza sanitaria, ma anche per la stessa esistenza della vita umana.
Una persona su otto, a livello globale, non ha accesso ad acqua sicura e pulita.
Le strutture odontoiatriche impiegano acqua per una varietà di scopi, dalla sanificazione degli strumenti al semplice risciacquo della bocca da parte dei pazienti.
Un utilizzo eccessivo dell’acqua può esercitare una pressione sulle risorse idriche locali e contribuire al fenomeno della sua scarsità, in particolare nelle zone dove le risorse sono già limitate.
L’adozione di dispositivi per il risparmio idrico, come rubinetti a basso flusso, può ridurre significativamente il consumo di acqua, favorendo la conservazione della risorsa e contribuendo anche alla riduzione dei costi operativi delle strutture.
Tuttavia, per gli studi odontoiatrici di dimensioni contenute, l’introduzione di soluzioni sostenibili può presentare delle difficoltà, poiché gli spazi ristretti e le risorse limitate rendono complicata l’adozione di tecnologie verdi.
Per esempio, l’installazione di sistemi idrici efficienti o di impianti energetici a basso consumo in edifici più vecchi potrebbe richiedere ristrutturazioni significative e costose.
Inoltre, le piccole strutture odontoiatriche non sempre dispongono del supporto amministrativo necessario, e la gestione delle iniziative sostenibili ricade direttamente sulle spalle dei professionisti. La sfida di conciliare le attività cliniche quotidiane con la gestione di progetti di sostenibilità può quindi risultare particolarmente gravosa.
6. Materiali verdi per un sorriso sostenibile
La scelta dei materiali in ambito odontoiatrico rappresenta un elemento chiave per promuovere la sostenibilità ambientale.
Utilizzare materiali biocompatibili, non tossici, riciclabili o biodegradabili consente di ridurre in modo significativo l’impatto ecologico dei trattamenti e delle procedure cliniche.
Per un approccio realmente sostenibile, gli studi dentistici dovrebbero orientarsi verso materiali provenienti da fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita — dalla produzione allo smaltimento. Ciò implica preferire soluzioni che richiedano un minore consumo di energia e risorse idriche e che contribuiscano a ridurre le emissioni di gas serra.
Denti fissi, impatto zero: missione possibile?
Nel campo dell’implantologia è importante scegliere materiali che non siano solo resistenti e biocompatibili, ma anche ecologici. Il titanio è oggi il materiale più utilizzato per la realizzazione degli impianti, grazie alla sua elevata resistenza, durata nel tempo e perfetta integrazione con i tessuti umani.
Tuttavia, la produzione del titanio può essere energivora e dannosa per l’ambiente.
Per questo motivo, si stanno studiando alternative più sostenibili, come lo zirconio. Questo materiale ceramico non solo garantisce buoni livelli di biocompatibilità e resistenza, ma presenta anche un ciclo produttivo potenzialmente meno impattante dal punto di vista ambientale. Investire nella ricerca di soluzioni implantari più ecologiche potrebbe rappresentare un passo importante verso un’odontoiatria realmente sostenibile.
7. Fare bene e farsi scegliere: quando l’ambiente fa crescere lo studio
Un passo fondamentale verso la transizione green dello studio dentistico è sicuramente rappresentato dalla digitalizzazione. Non è necessario iniziare con grandi investimenti: spesso, bastano semplici accorgimenti per ridurre l’uso della carta, come sostituire le comunicazioni cartacee con promemoria e messaggi via e-mail, stampare documenti fronte-retro e riutilizzare buste. Anche se si tratta di azioni apparentemente modeste, contribuiscono concretamente a migliorare l’efficienza e la sostenibilità dello studio.
Questo approccio non rappresenta solo un valore aggiunto per lo studio stesso, ma viene anche riconosciuto e apprezzato dai pazienti, sempre più attenti alle pratiche ecologiche e responsabili.
In questo contesto, un’attività odontoiatrica attenta all’ambiente può trarre numerosi vantaggi dall’adozione di comportamenti sostenibili:
- Distinguersi nel mercato e nella comunicazione online, rafforzando la propria identità;
- Attrarre nuovi pazienti, sensibili ai temi ambientali e alla lotta contro il cambiamento climatico;
- Ridurre i costi operativi, grazie all’impiego di strumenti riutilizzabili in alternativa a quelli monouso e inquinanti.
In definitiva, la sostenibilità non è solo una questione di immagine o di conformità a determinati standard, ma si configura come una reale opportunità di crescita, innovazione e promozione per lo studio dentistico moderno.
- La sostenibilità non è un costo, ma un investimento a lungo termine: migliora l’efficienza dello studio e ne rafforza la reputazione.
- Anche le piccole azioni quotidiane fanno la differenza nell’impatto ambientale complessivo dello studio.
- I pazienti apprezzano e premiano le scelte ecologiche, preferendo professionisti attenti all’ambiente e all’etica.
- Digitalizzazione, riduzione dei rifiuti e materiali biocompatibili sono strumenti concreti e già disponibili.
- Innovare in modo sostenibile significa contribuire attivamente a un futuro più sano e responsabile per tutti.
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