L'apnea ostruttiva del sonno (OSA o OSAS) rappresenta una condizione cronica ad alta prevalenza, spesso sottodiagnosticata e sottotrattata. Tra le opzioni terapeutiche, l’uso di apparecchi orali si sta affermando come trattamento non invasivo, particolarmente nei casi da lievi a moderati. Un recente studio, condotto dai Servizi Medici Reali della Forza di Difesa del Bahrain, ha realizzato una dettagliata analisi bibliometrica per mappare il panorama scientifico internazionale su questo argomento.
Crescita esponenziale della letteratura scientifica
L’analisi ha preso in esame 753 articoli selezionati dal database Scopus, pubblicati tra il 2000 e il 2023. L’utilizzo di software come VOSviewer™ e Bibliometrix ha permesso di identificare tendenze, collaborazioni e autori influenti. I dati mostrano una crescita costante della produzione scientifica, con un’accelerazione significativa negli ultimi dieci anni.
Leader della ricerca e collaborazioni internazionali
Tra gli autori più prolifici si distinguono Cistulli P.A., Vanderveken O.M. e Lowe A.A., mentre le istituzioni più attive includono l’Università della British Columbia, l’Università di Sydney e il Royal North Shore Hospital. Gli Stati Uniti e il Giappone guidano la classifica per numero di pubblicazioni e impatto citazionale. Emergono inoltre solide collaborazioni tra ricercatori di continenti diversi, segno di una crescente sinergia internazionale nel trattamento dell’OSA.
Le parole chiave guidano le tendenze
Le parole chiave più frequentemente associate agli articoli analizzati sono "obstructive sleep apnea", "oral appliance" e "mandibular advancement device". Questo riflette l’interesse costante verso i dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD), attualmente i più studiati e impiegati in ambito clinico.
Tuttavia, l’analisi evidenzia anche alcune aree meno esplorate. Dispositivi come i tongue retaining devices (TRD) e le soluzioni ibride risultano ancora marginali nella letteratura scientifica, segnalando una potenziale direzione per la ricerca futura.
Implicazioni per la pratica odontoiatrica
Per l’odontoiatra, questi risultati offrono un orientamento prezioso. La conoscenza delle tendenze scientifiche e dei dispositivi più promettenti consente di proporre ai pazienti soluzioni terapeutiche basate sull’evidenza. Inoltre, l’identificazione delle lacune nella ricerca apre nuove opportunità per studi clinici e innovazione tecnologica. Come evidenzia lo studio in questione, pubblicato sul British Dental Journal Open (BDJ Open).
Il ruolo dell'odontoiatra
Gli apparecchi orali si confermano dunque come gli strumenti terapeutici più rilevanti nel trattamento dell’OSA. La letteratura scientifica, in continua espansione, ne supporta l’efficacia, ma sollecita anche un maggiore approfondimento su dispositivi alternativi. Per queste ragioni, l’odontoiatra ha un ruolo centrale nel selezionare e personalizzare il trattamento che dovrebbe essere sempre e solo guidato dalle evidenze e aggiornato sulle ultime evoluzioni della ricerca.