Parodontite e diabete: un nuovo studio sui benefici della Metformina

Uno studio sulla parodontite condotto da un gruppo di ricercatori del King’s College London, UK, mette in risalto gli effetti benefici di un farmaco, la Metformina, comunemente usato per il controllo del diabete. Tra parodontite e diabete, infatti, esistono diverse correlazioni che i ricercatori  hanno voluto evidentemente indagare in modo nuovo. Pubblicando poi i risultati dello studio sul Journal of Translational Medicine.

Un unico farmaco per due patologie

La Metformina, comunemente usata dai pazienti diabetici, è stata impiegata per gestire la parodontite. Con buoni risultati sia sul fronte della prevenzione della perdita ossea in un contesto di parodontite indotta, sia nel processo di perdita ossea legato all'età. La Metformina ha inoltre dimostrato di influenzare la composizione batterica nell'ambiente orale e di modulare le risposte metaboliche a livello delle cellule epiteliali e stromali durante la disbiosi batterica. Su un piano sistemico, la Metformina ha contribuito a controllare i livelli di glucosio nel sangue. E a rallentare il guadagno ponderale legato all'età quando somministrata a lungo termine.

Efficace, ma anche sicuro

I risultati della ricerca hanno anche dimostrato la sicurezza dell'uso sistemico della Metformina in pazienti non diabetici, con benefici evidenti nei tessuti parodontali. Durante il periodo di somministrazione della Metformina, infatti, i pazienti hanno mantenuto livelli stabili di glucosio nel sangue, mostrando una riduzione dei livelli di un marcatore infiammatorio (hsCRP) circolante. Ma anche livelli inferiori di insulina dopo il trattamento parodontale rispetto ai pazienti trattati con un placebo.

Un modo nuovo per prevenire la parodontite

Complessivamente, questa ricerca pionieristica indica che l'uso sistematico della Metformina in soggetti non diabetici può avere effetti positivi in ambito odontoiatrico. Per prevenire l'insorgenza della parodontite, infatti, oltre alle consuete raccomandazioni sull'igiene e sui controlli peridodici, potrebbe essere utilizzato questo farmaco. Che ha dimostrato di essere sicuro ed efficace, e che quindi potrebbe inaugurare una nuova stagione per la prevenzione della parodontite.

Consigli pratici per contrastare diabete e parodontite

Una guida esaustiva utile per i pazienti con diabete e parodontite e per gli odontoiatri che se ne prendono cura è stata messa a punto da Straumann Group con il supporto di un esperto, Riccardo Scarigi, medico-chirurgo odontoiatra. Ecco i punti salienti riassunti in un utile vademecum

  • Tenere la glicemia sotto controllo con l'alimentazione. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per i pazienti diabetici, che devono controllare il livello di glucosio nel sangue evitando spiacevoli ipoglicemie o iperglicemie, che potrebbero aumentare l’incidenza infettiva del sito trattato. Gli zuccheri raffinati e i cibi ad alto contenuto di amido sono dannosi e possono portare allo sviluppo di carie, favorendo la crescita di batteri patogeni. È importante non eccedere con la frutta, ricca di zucccheri, cuocere poco le verdure per preservarne i nutrienti. e dare la preferenza alle carni bianche, che facilitano il reintegro dei minerali, hanno un basso contenuto di grassi e sono prive di nitrati che danneggiano le cellule del pancreas. I carboidrati vanno dosati con equilibrio, preferendo farine grezze che riducono il tasso glicemico. 
  • Evitare il fumo. L’innalzamento della temperatura che il fumo comporta provoca uno stress superficiale delle mucose che può innecsare infiammazioni, malattie gengivali e complicazioni orali.
  • Gestire lo stress. Lo stress può influire sull’innalzamento o sull’abbassamento degli zuccheri nel sangue. Per i diabetici è ancora più importante imparare a tenerlo sotto controllo, con tecniche di rilassamento o il supporto di uno specialista.
  • Effettuare sedute di igiene orale e controlli regolari. L’igiene orale domiciliare e professionale sono imprescindibili per i diabetici, che necessitano di cure specifiche per le gengive per evitare l’infiammazione e il proliferare di batteri e devono imparare a prendere consapevolezza della propria bocca, mantenendo un buon livello di igiene utilizzando strumenti appropriati come spazzolino elettrico con setole morbide e collutori e dentifrici a base di sali e clorexidina per l’infiammazione gengivale. Oltre all’igienista, altrettanto importanti sono i controlli regolari dal dentista. Ai pazienti diabetici con patologia più severa andrebbero suggerite due visite all’anno dal dentista con relative sedute di igiene.
  • Pensare a trattamenti specifici. In caso di malocclusione o affollamento dentale potrebbe essere consigliabile riallineare i denti, per gestirli meglio nel lungo periodo e facilitare le pratiche di igiene orale. Nel caso di riabilitazioni implantari, occorre considerare la maggiore fragilità tissutale e la lentezza di guarigione dei pazienti diabetici, dunque è importante scegliere impianti che consentano una più veloce guarigione nell’osso, scegliendo materiali alternativi al metallo, come la zirconia, con una superficie che riduce fortemente l’adesione batterica, rendendo la guarigione meno aggredibile e più duratura. Da non dimenticare il passaporto implantare, che i pazienti possono richiedere e che i dentisti dovrebbero rilasciare: si tratta di un documento di certificazione della tipologia di impianto inserito, utile ai professionisti per avere a disposizione i dettagli tecnici e ai pazienti che, nel corso della vita, potrebbero  rivolgersi ad altri odontoiatri. Le riabilitazioni, se ritenute necessarie, andrebbero eseguite controllando prima lo stato della patologia diabetica e verificando l’assenza di infiammazioni.
Parodontite e diabete: un nuovo studio sui benefici della Metformina - Ultima modifica: 2023-11-17T11:00:58+00:00 da Pierluigi Altea
Parodontite e diabete: un nuovo studio sui benefici della Metformina - Ultima modifica: 2023-11-17T11:00:58+00:00 da Pierluigi Altea

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome