Cinque minuti con Silvia Di Felice

Luigi Paglia
Luigi Paglia, direttore scientifico de Il Dentista Moderno

Uno degli obiettivi che come Il Dentista Moderno ci poniamo è quello di favorire i giovani odontoiatri nell’ingresso nel mondo della professione.

Di fronte a un sempre più evidente invecchiamento della popolazione odontoiatrica, appare chiara la necessità di un ricambio generazionale nella nostra categoria. Personalmente mi piacerebbe che l’attuale modello di Odontoiatria basato sulla libera professione potesse nel futuro continuare a trovare il suo spazio a tutela del paziente e della salute orale degli italiani, a cui abbiamo provveduto negli ultimi decenni.
Una certa preoccupazione in questo passaggio generazionale esiste e se ne è occupato anche il CED, che ha emanato una serie di raccomandazioni in proposito.
In sostanza, il documento sensibilizza le associazioni di categoria a informare i giovani odontoiatri a perseguire la professione in etica e autonomia professionale; in caso di scelta di lavoro nell’odontoiatria commerciale, fornisce utili suggerimenti su quali sono le situazioni da cui “rifuggire” e promuove le azioni necessarie all’apertura di nuovi studi e al passaggio generazionale di quelli già esistenti. Insomma, tante azioni da mettere in campo a favore dei giovani dentisti.
Per verificare quanto promosso dal documento del CED, questo mese intervistiamo Silvia Di Felice, nostra collaboratrice e giovane dentista che si distingue per entusiasmo e innovazione nell’interpretare la professione.
Silvia ha creato un blog per stabilire un ponte tra il mondo universitario e mondo lavorativo e utilizza i social come opportunità per conoscere e imparare dagli errori.
Ci è piaciuto il suo approccio e in 6 domande cerchiamo di entrare nell’odontoiatria dei giovani dentisti per confrontarci positivamente con l’odontoiatria che verrà……o che forse è già arrivata!

Buona lettura e buona ripresa!

 

 

 

Silvia Di Felice Odontoiatra, libera professionista, divulgatrice scientifica su piattaforme social
Quali i punti di forza e quali quelli di debolezza della tua formazione universitaria?

L’università fornisce un’ottima formazione dal punto di vista teorico: aggiornamento delle tecniche e delle ultime scoperte ed evidenze scientifiche. Un punto sul quale bisogna lavorare è, invece, l’insegnamento pratico della professione. L’università, infatti, fatica ancora a colmare il divario tra la teoria e la realtà professionale, che si presenta spesso molto diversa e più complessa.

Cosa consiglieresti a un tuo futuro collega per prepararsi al meglio?

Date queste lacune possiamo adottare degli stratagemmi. Quello che personalmente mi ha aiutata di più è stato iniziare a frequentare regolarmente uno studio già dal secondo anno, quando si cominciano ad affrontare le materie di indirizzo. Questo mi ha permesso di vedere subito l’applicazione pratica di ciò che studiavo e di arrivare alla laurea con una preparazione più completa e concreta.

Come è nata l’idea di fare divulgazione scientifica sui social?

È nata proprio dall’esigenza di creare un ponte tra il mondo universitario e mondo lavorativo. Dalla voglia di mettersi in gioco utilizzando i social come opportunità di conoscere e imparare dagli errori. Dalla voglia di integrare uno strumento che solitamente si usa per uno svago come parte attiva e dirimente del percorso professionale.

Cosa consiglieresti a uno studente in odontoiatria del primo anno?

Di mettersi in gioco e di affrontare il percorso con le proprie capacità e talenti. Soprattutto dagli studenti più giovani mi sento dire che: “la media non è abbastanza alta”. Ma ricordiamoci che la differenza non si fa sulla media e che il nostro valore non è dato da un numero. Prepararsi a una professione non significa solo studiare per l’esame, ma approfondire autonomamente, darsi da fare anche e soprattutto al di fuori.

Quali passi stai facendo per prepararti al meglio al tuo futuro lavorativo?

Una volta usciti dall’università ci si trova di fronte a tante realtà e trovare quella in cui qualcuno è disposto a investire nella tua formazione di qualità non è semplice. Il goal è trovare queste realtà, partecipare a corsi di formazione che ad oggi rappresentano forse la via più semplice per acquisire conoscenze pratiche, credere in se stessi.

Ricordi le tue emozioni di fronte al tuo primo paziente?

Assolutamente sì. Il mio primo paziente è stata una signora anziana, per una seduta di igiene. Ricordo benissimo il momento: non sapevo nemmeno come si montasse un ablatore, ho dovuto chiedere aiuto a un collega. Ero agitata, ma ho cercato di trasmettere calma e sicurezza. A fine seduta, la paziente mi ha ringraziata per la delicatezza e l’accuratezza. Ho finto bene.

Cinque minuti con Silvia Di Felice - Ultima modifica: 2025-09-02T15:04:00+02:00 da Paola Brambilla
Cinque minuti con Silvia Di Felice - Ultima modifica: 2025-09-02T15:04:00+02:00 da Paola Brambilla