Uno studio coordinato da Maria Clotilde Carra dell’Université Paris Cité ha esplorato il ruolo delle preferenze dei pazienti nella scelta dei trattamenti parodontali e implantari. I ricercatori hanno condotto una revisione esplorativa, analizzando otto studi pubblicati tra il 2003 e il 2019, condotti in paesi come Italia, Cina, Brasile, Francia e Stati Uniti. L’obiettivo era comprendere cosa guida realmente le decisioni dei pazienti e come questi elementi possano essere integrati nella pratica clinica quotidiana.

Denti naturali prima di tutto

I dati raccolti mostrano una tendenza netta: i pazienti preferiscono i trattamenti conservativi. La conservazione degli elementi dentari naturali è vista come la soluzione ideale. Solo quando il dente non è più recuperabile, la scelta ricade sull’impianto, preferibilmente fisso e supportato da protesi. Soluzione percepita come meno invasiva rispetto ai ponti tradizionali, che richiedono la limatura dei denti sani adiacenti.

La sicurezza conta più del prezzo

Ciò che conta di più, secondo i pazienti, è la predicibilità dell’esito clinico. Rispetto a fattori come costo e durata della terapia, i pazienti sembrano privilegiare la certezza del risultato. La fiducia nella riuscita del trattamento, infatti, condiziona più di ogni altro elemento la disponibilità ad accettare un determinato piano terapeutico.

L’influenza del profilo sociodemografico

Nell'ambito della parodontologia, le preferenze non sembrano dipendere da età, sesso o livello di istruzione. Diversamente, nella riabilitazione implantare, questi fattori contano. I pazienti più giovani, di sesso femminile, con un elevato grado di istruzione e una buona percezione della propria salute orale sono più inclini a scegliere soluzioni su impianto e a sostenerne economicamente i costi.

Un nuovo approccio alla pianificazione del trattamento

Secondo gli autori dello studio, le preferenze individuali dovrebbero diventare parte integrante del piano terapeutico. Non si tratta solo di offrire opzioni clinicamente valide, ma anche di costruire scelte condivise che aumentino la compliance del paziente e migliorino gli esiti a lungo termine. La revisione, pubblicata sul Journal of Periodontal Research, segnala tuttavia una scarsità di studi sull’argomento e sottolinea la necessità di ricerche longitudinali più ampie e strutturate. Solo così si potrà avere un quadro più completo e preciso, sebbene sia comunque già chiaro un fatto: l’ascolto attivo del paziente, sempre più centrale nella moderna odontoiatria, non può mancare e va anzi rafforzato, sempre e comunque.

Terapia parodontale e implantologia: cosa vogliono davvero i pazienti - Ultima modifica: 2025-06-18T14:50:03+02:00 da Pierluigi Altea
Terapia parodontale e implantologia: cosa vogliono davvero i pazienti - Ultima modifica: 2025-06-18T14:50:03+02:00 da Pierluigi Altea