Negli ultimi anni, il tema dell’equità di genere ha assunto un ruolo centrale nel dibattito scientifico, coinvolgendo anche l’ambito odontoiatrico. Un recente studio condotto presso il Dipartimento di Scienze Cliniche, Facoltà di Odontoiatria, dell'Università di Ajman, Emirati Arabi Uniti, ha analizzato la rappresentanza di genere tra i relatori invitati ai congressi internazionali di odontoiatria pediatrica, evidenziando un quadro in evoluzione, ma ancora lontano dalla parità.
Analisi sistematica dei congressi EAPD e AAPD
Lo studio ha preso in esame i programmi ufficiali dei congressi della European Academy of Paediatric Dentistry (EAPD) e dell’American Academy of Pediatric Dentistry (AAPD), svoltisi tra il 2016 e il 2023. In totale, gli autori dello studio hanno analizzato 462 presentazioni, con l’obiettivo di valutare la proporzione di donne invitate come relatrici. I dati sono stati segmentati per anno, continente di provenienza del relatore, tipologia dell’evento (congresso o seminario) e area tematica dell’intervento.
Dati incoraggianti, ma ancora parziali
I risultati mostrano che le donne rappresentavano il 44,2% dei relatori invitati, una percentuale che segnala un certo progresso rispetto al passato. Tuttavia, solo negli anni 2021 e 2023 le relatrici hanno superato numericamente i colleghi uomini. Nei congressi dell’EAPD la rappresentanza femminile è stata del 41,1%, mentre negli eventi dell’AAPD ha raggiunto il 46,3%. Nei seminari europei organizzati esclusivamente dall’EAPD si è osservata una perfetta parità di genere. Interessante notare che alcune aree tematiche, come la gestione del dolore, la pediatria e l’ortodonzia, sono risultate dominate da relatrici, con percentuali superiori al 50%.
Nessuna correlazione significativa con variabili esterne
L’analisi statistica ha rilevato che non esistono correlazioni significative tra il genere del relatore invitato e fattori come l’anno del congresso, il continente di origine o l’associazione organizzatrice. Questo dato suggerisce che le dinamiche di selezione dei relatori non seguono ancora criteri strutturati di inclusività. Sono piuttosto il frutto di scelte individuali o di consuetudini locali.
Una chiamata all’azione per l’equità scientifica
Lo studio in questione, pubblicato su European Archives of Paediatric Dentistry, sottolinea la necessità di promuovere politiche attive di inclusione nella comunità scientifica odontoiatrica. Affinché la rappresentanza femminile nei congressi di odontoiatria pediatrica possa diventare una prassi consolidata e non un’eccezione. D'altronde, in un’epoca in cui l’accesso alla carriera accademica da parte delle donne è sempre più ampio, risulta fondamentale che tale avanzamento si rifletta anche nelle sedi più visibili e influenti della divulgazione scientifica.


