AIO propone patto con associazioni pazienti per difendere consumatori da sirene low cost

«Il low cost non si fa nelle società che offrono servizi odontoiatrici. Non si fa comprimendo i costi d’esercizio ma si fa dove si può fare, e cioè abbassando il costo della prevenzione per i pazienti. Occorre un patto tra odontoiatri e consumatori per evitare che i pazienti cadano nelle trappole di alcune catene dentali spregiudicate nelle politiche di prezzo». La proposta la lancia Fausto Fiorile vicepresidente Associazione Italiana Odontoiatri a Francesca Moccia vicepresidente dell’associazione di consumatori Cittadinanzattiva  in un convegno a Roma dal titolo “Odontoiatria tra libera professione e franchising”.  Organizzato dal secondo sindacato odontoiatrico, l’incontro ospita Gian Maria Fara presidente Eurispes, Marilena Giungato, avvocato esperto di politiche comunitarie e Pierluigi Delogu presidente AIO. L’associazione chiede a Cittadinanzattiva e Tribunale dei Diritti del Malato di condividere una posizione critica verso la legge Bersani che abolì dieci anni fa le tariffe minime e i vincoli sulle pubblicità. Ciò avrebbe dato vita a un mercato-giungla dove vincono figure sostenute da capitali consistenti e in qualche caso di provenienza “opaca”. «Creiamo un’alleanza con chi interpreta i bisogni –dice Fiorile -per tutelare i rapporti fiduciari, un “curante” libero di proporre la terapia che ritiene più adatta ai bisogni del paziente, un’informazione seria e non a suon di pubblicità da supermercato». La risposta di Moccia è un “ni”: «Da tempo volevamo scrivere una carta degli standard di qualità dell’assistenza odontoiatrica, ma più che andare di petto contro le leggi cerchiamo di migliorarle utilizzando le esperienze felici come quella dell’Emilia Romagna che ha introdotto la figura del direttore sanitario odontoiatra obbligatorio nei grandi centri dentistici».

Nell’incontro sono state riaffermate le proposte di Andi e Aio di attribuire nel disegno di legge concorrenza al dentista la maggioranza di due terzi delle società di capitale e la direzione sanitaria, un direttore per singolo centro. «Se l’odontoiatria è associata a sconti inusitati, a promozioni di rx orto panoramiche a costo zero, prime visite non conteggiate è perché l’abolizione tariffari minimi ha convinto il cittadino che risparmia se acquista più prestazioni a prezzi convenienti. Ma la salute dov’è?», recita un filmato di AIO Roma presentato dal presidente dell’associazione locale Giovanni Migliano. In un sondaggio AIO ed Eurispes avevano già messo in luce, ben prima dei casi di cronaca in Spagna e Lombardia, come in alcune società non riconducibili a singoli titolari di studio odontoiatrico ci potevano essere opacità gestionali. «Ci siamo convinti che il settore sia stato penetrato in profondità da organizzazioni criminali con grandi disponibilità, aventi come attività primaria il money laundering, il riciclaggio di denaro sporco», afferma Gian Maria Fara. «Oggi però lanciamo un altro allarme: anche chi possiede capitali puliti può avere interesse a “sporcarli” investendo in attività che offrono più redditività rispetto a buoni ed azioni». Tra le pecche dei centri dentali, in qualche caso, l’assenza di contratti veri per l’odontoiatra; dato ancor più interessante, le società odontoiatriche produrrebbero, almeno “sulla carta”, meno ricchezza del dentista “single”. Pierluigi Delogu presidente nazionale AIO ha rielaborato i dati degli studi di settore relativi al periodo 2004-2014 e ha scoperto che al 2014 il reddito imponibile del dentista dei 38 mila studi monoprofessionali si attestava al  30% del fatturato dello studio; ma il rapporto reddito-fatturato scende al 22% negli studi associati e addirittura il rapporto tra reddito della società e suo fatturato è minimo, 5,06%, nelle società di capitali che guadagnano una media di 400 mila euro l’anno ma denunciano redditi da 22 mila euro (contro i 50 mila del dentista “single”)

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AIO propone patto con associazioni pazienti per difendere consumatori da sirene low cost - Ultima modifica: 2016-04-07T07:38:55+00:00 da redazione