Rappresenta senza dubbio il “gold standard” nei casi di morso crociato in pazienti in crescita, tuttavia è possibile effettuare tale terapia anche in altre circostanze. Lo spiega Alberto Caprioglio, direttore della Scuola di specializzazione in Ortognatodonzia presso l’Università degli Studi dell’Insubria, rispondendo ai dubbi di una giovane odontoiatra.
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