Utilizzo della clorexidina

Gli adesivi auto-mordenzanti incrementano l’attività collagenolitica nella dentina radicolare

Self-etching adhesives increase collagenolytic activity in radicular dentin 

Pubblicità

Tay FR, Pashley DH, Lousbine RJ, Weller RN, Monticelli F, Osorio R., J Endodontic 2006;32:862-8.

Il  fenomeno della degradazione non è visibile radiograficamente: ciò induce i clinici ad avere la falsa impressione che il legame creatosi con l’adesivo che riempie i canali radicolari e i cementi resinosi posti negli spazi rimanga funzionale per lungo tempo.

L’intervento endogeno delle metalloproteinasi di matrice (MMPs) rilasciate dalla corona dentinale e della conseguente loro attivazione è il risultato della degradazione dello strato ibrido provocata dagli adesivi dentinali.

Questo studio ha confermato l’ipotesi che la dentina intra-radicolare strumentata possieda una latente attività collagenolitica provocata mediamente dagli adesivi auto-mordenzanti. L’indagine è stata condotta su 50 canali dentinali puliti e trattati con irrigazione salina utilizzando delle frese Gates Glidden e risciacquati con sodio azide per prevenire ulteriori crescite batteriche. 

Aliquote di polvere asciutta di dentina venivano quindi trattate con due inibitori clinicamente rilevanti quali: clorexidina al 2% per 10 minuti ed EDTA al 17% per 1 minuto.

Mentre altra polvere dentinale veniva mescolata con Clearfil Liner Bond 2V o Clearfil Tri-S Bond per 1 minuto, seguiva poi un’estrazione degli adesivi con acetone. 

La polvere dentinale veniva comunque trattata con clorexidina per 10 minuti prima e dopo l’applicazione dell’adesivo.

L’attività collagenolitica dei 9 gruppi di indagine veniva evidenziata con la tecnica della fluorimetria a 96 pozzetti, registrando di volta in volta il variare della fluorescenza prima e dopo l’aggiunta del collagene tipo I fluorescina-marcato.

Le polveri miste con le resine epossidiche venivano esaminate al TEM (microscopia a trasmissione) per misurare i valori di demineralizzazione.

I risultati dello studio indicano che, come controllo, la dentina intra-radicolare trattata e mineralizzata possiede una pur bassa, ma significativa e rilevabile attività collagenolitica, la quale può essere inibita sia dalla clorexidina sia dall’EDTA.

Entrambi gli adesivi demineralizzavano parzialmente la polvere dentinale e attivavano la matrice metalloproteinasi con un incremento di attività collagenolitica valutabile intorno alle 14-15 volte superiore al normale; tuttavia, dopo 10 minuti dal trattamento di clorexidina si evidenziava solo una parziale inibizione della suddetta attività.  Poiché le MMPs sono idrolasi, esse richiedono acqua per idrolizzare i legami peptidici del collagene: in queste condizioni di rottura del sigillo coronale l’acqua può permeare rapidamente i livelli ibridi, permettendo alle MMPs attivate di esercitare la loro funzione idrolitica sopra le fibrille collagene. 

Questo può compromettere la durata del legame adesivo nel canale radicolare riempito e preposto.

Utilizzo della clorexidina - Ultima modifica: 2008-01-14T10:40:04+00:00 da elisabettadolzan

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome