Ticket troppo alti: un milione di visite odontoiatriche in meno

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dentistiSecondo l’indagine condotta dalle commissioni Bilancio e Affari Sociali della Camera, la spesa privata ha sfondato il muro dei 30 miliardi l’anno.

Una spesa ingente che “pur non collocandosi su un livello non dissimile da quella di altri Paesi europei, è nel nostro Paese quasi per intero ‘out of pocket’, mentre altrove è in buona parte intermediata da assicurazioni e fondi”.

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“Ė stato rilevato – si legge nel documento – come l’applicazione dei ticket stia di fatto escludendo le fasce economicamente più deboli della popolazione dall’accesso alle prestazioni sanitarie, in particolare a quelle di specialistica e diagnostica”.

Secondo una recente ricerca del Censis sul ruolo della sanità integrativa, sono sempre di più gli italiani che pagano di tasca propria i servizi sanitari che il pubblico non garantisce più. Nel 2013 la spesa sanitaria privata è aumentata del 3% rispetto al 2007, mentre quella pubblica è rimasta quasi invariata (+0,6%).

Secondo il Censis, gli italiani sono costretti a scegliere le prestazioni sanitarie più urgenti, che fanno a pagamento, e rinviano oppure non fanno le altre: per questo motivo è crollato il ricorso al dentista a pagamento (oltre un milione di visite in meno tra il 2005 e il 2012).

Nonostante ciò, quando un paziente deve scegliere, preferisce rivolgersi a un odontoiatra privato (90%), fondamentalmente perché nel pubblico bisogna aspettare troppo tempo e per la possibilità di scegliere un medico di fiducia.

Il 69% delle persone che hanno effettuato prestazioni sanitarie private però reputa alto il prezzo pagato.

Ticket troppo alti: un milione di visite odontoiatriche in meno - Ultima modifica: 2014-08-05T09:00:13+00:00 da Redazione

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