Sviluppo e prospettive del movimento reciprocante

Il movimento di reciprocazione consiste nell’alternanza della rotazione in senso orario con quella in senso antiorario. La reciprocazione completa viene anche detta oscillazione. Si tratta di un movimento applicato da diverso tempo nell’endodonzia manuale con strumenti in acciaio. Negli ultimi anni, con l’avvento degli strumenti in NiTi montati su motore, il movimento è stato riproposto con strumenti a conicità aumentata. Esistevano indicazioni secondo le quali il tasso di frattura degli strumenti NiTi fosse da correlare al movimento di rotazione continua. Tale concezione venne parzialmente superata nel 2004 con l’introduzione del concetto di “limite di resistenza”, ovvero il livello di stress torsionale al quale lo strumento può essere soggetto a un ciclo virtualmente infinito. In altre parole, si tratta del limite tra fase di deformazione elastica e plastica, che può essere espresso anche come angolo di deviazione rotatoria, specifico per il tipo di strumento. L’idea di mantenere l’angolo di rotazione (144°, pari a 4/10 di giro) sul lato lavorante al di sotto del limite di resistenza, tuttavia, ispirò la messa a punto di un sistema basato su di un movimento reciprocante parziale. Il movimento era completato da un angolo di rotazione inferiore (del 50%, quindi 72° o 2/10 di giro) nella direzione non lavorante. La velocità era posta a 400 rpm. Il motore ATR Tecnika veniva accoppiato con strumenti pensati per il movimento rotatorio (ProTaper F2). Il movimento complessivo riprende il concetto di “forze bilanciate”, introdotto da Roane nel 1985. Tale dinamica si esprime in un avanzamento centrato all’interno del canale: in presenza di una curvatura, infatti, il taglio si esprime in maniera equilibrata tra la concavità e la convessità. Ciò ha permesso l’elaborazione del concetto di reciprocating single file (RSF): tale metodica prevede l’impiego di un unico strumento rotante dopo la negoziazione del canale con un file manuale in acciaio a diametro ridotto (0.08 o 0.10 mm). Al canale viene conferita una forma basica. In taluni casi può essere necessario rifinire del terzo apicale con altro strumento.

Il passo successivo fu dunque la messa sul mercato di sistematiche rotanti NiTi specificamente indicate per il movimento reciprocante parziale. Si ricordino a riguardo Reciproc® (Dentsply-Sirona) e WaveOne™ (Dentsply-Maillefer). Queste due sistematiche prevedono entrambe l’inversione del lato lavorante – il taglio viene effettuato in fase antioraria, mentre la rotazione oraria porterà in avanti lo strumento – e lavorano sui 150°/30° a 300 rpm e 170°/50° a 350 rpm, rispettivamente. Entrambe le sistematiche erano inizialmente prodotte in Mwire, una lega derivata dal NiTi tradizionale, rispetto al quale garantisce maggiore resistenza alla fatica ciclica a fronte di una aumentata flessibilità. Oggi, WaveOne™ è stata sostituita dagli strumenti in lega aurea (con flessibilità ulteriormente implementata) WaveOne Gold™. La nuova sistematica, sempre basata sul concetto RSF, propone un glider rotante per la negoziazione del canale (in alternativa al file 0.10 in acciaio) e alcune alternative allo strumento di base 0.25, raccomandato comunque per la maggior parte dei canali.

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Anche l’ultima versione di Reciproc®, Reciproc® blue ha visto un intervento sul materiale. Gli strumenti sono infatti realizzati in lega NiTi sottoposta a trattamento termico.

Video updated on Youtube by Nuno Pinto

Un’ultima opzione da elencare è rappresentata dal TF Adaptive System (Kerr). Il motore endodontico dedicato è in grado di passare da un movimento rotatorio a un movimento reciprocante parziale a seconda dello stress torsionale che grava sullo strumento. Questo particolare movimento può essere definito come reciprocazione ibrida.

Sviluppo e prospettive del movimento reciprocante - Ultima modifica: 2017-10-09T07:21:32+00:00 da redazione

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