Sistematiche atraumatiche nella retrazione del margine gengivale

Nella protesi cementata tradizionale il fine preparazione rappresenta un aspetto fondamentale. I protocolli moderni, sia del tipo “a linea” che di quello “ad area” sono rivolti al miglioramento dell’interfaccia di chiusura con il margine della corona, di modo da ottenere restauri indiretti esteticamente integrati e duraturi nel tempo. Nel contempo, si cerca di abbattere la dipendenza dell’operatore, di modo da garantire la ripetibilità della preparazione. Nonostante tutto, assicurare al moncone un fine preparazione uniforme e proporzionato richiede all’operatore conoscenza delle basi teoriche e dei protocolli protesici e di laboratorio, materiali altamente performanti e un canale efficiente nella comunicazione con il laboratorio. A tale proposito, l’incorrere di una complicanza durante la realizzazione dell’impronta di precisione in elastomero, o più in generale una qualsiasi imperfezione a carico della stessa, può andare a vanificare lo standard qualitativo applicato durante la preparazione del dente.

Retrazione della gengiva in protesi fissa

Un passaggio preventivo alla rilevazione d’impronta è rappresentato dalla retrazione della gengiva in protesi fissa, in maniera da esporre il margine della preparazione. Il materiale da retrazione gengivale ideale dovrebbe agire rapidamente e altrettanto rapidamente permettere il ritorno in posizione della gengiva, una molta rimosso. In seguito verranno illustrati i materiali più adatti a tale scopo.

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La metodica più diffusa è l’impiego di un filo di retrazione, che può essere addizionato all’apposito liquido, e viene spesso utilizzato nella tecnica double cord. Si tratta di per sé di una metodica ripetibile e che, se utilizzata come da protocolli, assicura risultati eccellenti. D’altra parte, può richiedere tempi prolungati e risultare fastidiosa per alcuni pazienti.

Può essere dunque interessante allargare la visuale ad un mercato diversificato: il presente articolo vuole solo illustrare le possibili alternative, non in senso commerciale, ma per interesse clinico.

A partire dalla tecnica convenzionale è stato sviluppato il matrix impression system. Questo consiste in una particolare metodica di doppia impronta, pensata espressamente per i casi più complessi e molto adatta alle preparazioni sottogengivali.

Un’altra variazione sulla tecnica di base, che si basa però sul materiale più che su altro è rappresentata dall’impiego del filo di retrazione Stay-put™ (Roeko – Coltene): si tratta di un filo, disponibile nelle diverse misure e anche pre-impregnato, dotato di un core rigido. Il filo risulterà quindi modellabile prima dell’inserimento, per cui sono disponibili dei compattatori appositi.

Expasyl™ (Kerr): materiale argilloso, non sfrutta alcuna reazione chimica e non si espande. Viene semplicemente distribuito all’interno del solco attraverso una siringa collegata a una pistola. Ha però azione chimica emostatica, dato che contiene cloruro di alluminio. Dopo due minuti si esegue un lavaggio con acqua. Si presta molto anche alle tecniche digitali d’impronta.

 

Sistematiche atraumatiche nella retrazione del margine gengivale - Ultima modifica: 2017-02-08T07:57:34+00:00 da redazione

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