Simit Day 2018, l’esperienza clinica in primo piano

IX Simit Day The Root to Crown Solution

Il IX Simit Day, dal titolo “The Root to Crown Solution” si è tenuto il 9-10 marzo presso il Centro Congressi Veronafiere. L’obiettivo ambizioso del programma scientifico, che ha visto protagonisti opinion leader di fama internazionale, era quello di lasciare al partecipante protocolli e soluzioni cliniche che permettano di ottimizzare i risultati dei trattamenti endodontico-restaurativi “dall’apice alla corona” nella sua pratica quotidiana.

L’Endodonzia è stata protagonista della prima sessione congressuale. Giuseppe Cantatore, professore di Endodonzia e Odontoiatria conservativa all’Università degli Studi Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha aperto i lavori dimostrando come, attraverso una diagnosi e un piano di trattamento corretti, molti casi endodontici e restaurativi complessi possano essere affrontati con successo in maniera conservativa. Si è parlato di diagnostica 3D ‒ e, in particolare, di come una scansione Cone Beam e un software dedicato possano aiutare a pianificare l’apertura della cavità d’accesso e a prevenire complicazioni ‒ degli strumenti da scegliere e del protocollo da seguire per trattare i canali curvi, dell’utilizzo dei nuovi materiali bio-attivi e nella tecnica dell’apical plug.

Francesco Mannocci, già professore di Endodonzia al King’s College di Londra, sì è invece soffermato sulle proprietà e i risultati clinici ottenuti utilizzando i file rotanti MWire a rotazione continua, attraverso la presentazione di diversi casi clinici e dei dati forniti dalla letteratura sul dolore postoperatorio, l’affaticamento ciclico, la capacità di centratura, lo sviluppo del percorso di scorrimento e l’estrusione dei detriti.

Si sono poi avvicendati Filippo Santarcangelo, socio attivo della Società italiana di Endodonzia, sulla “Preparazione canalare anatomicamente guidata”, esaminando i criteri di scelta degli strumenti in base alle caratteristiche anatomiche e i parametri su cui il clinico deve basarsi per decidere, caso per caso , la strategia di sagomatura canalare, e Marco Martignoni, fondatore dalla Accademia italiana di Odontoiatria microscopica e membro onorario della Società francese di Endodonzia, sulle nuove prospettive che offrono oggi a questa specialità dell’Odontoiatria possibilità operative sempre più affidabili e semplificate.

Nuove tecnologie in Odontoiatra restaurativa

La giornata è proseguita con la sessione di Odontoiatria restaurativa, disciplina che nell’ultimo decennio si è evoluta soprattutto in funzione dei cambiamenti determinati dai nuovi materiali e dalle tecnologie messe a disposizione del clinico. Marco Calabrese, titolare di Odontoiatria conservatrice al CLOPD di Padova, ha illustrato gli accorgimenti che l’operatore può mettere in atto nella pratica clinica quotidiana al fine di garantire il successo nei restauri posteriori diretti; mentre Camillo D’Arcangelo, titolare di Odontoiatria restaurativa al CLMOPD dell’Università di Chieti-Pescara, ha commentato i dettagli delle procedure cliniche per restauri in composito al fine di ottenere risultati eccellenti dal punto di vista sia estetico sia funzionale. Stefano Patroni, docente al Corso di perfezionamento post universitario di implantologia presso l’Università di Reggio Emilia, si è soffermato sulle potenzialità che messe a disposizione dalle nuove tecnologie, attraverso la presentazione di numerosi casi clinici, da restauri parziali a restauri completamente additivi, per arrivare alle corone complete supportate da denti naturali e da impianti.

I corsi precongressuali

Nel corso precongressuale del 9 marzo, sempre Stefano Patroni, aveva illustrato l’evoluzione delle tecnologie e dei materiali, oggi sempre più perfomanti, senza dimenticare una particolare attenzione alle procedure: le risorse tecnologiche, sempre più in continua e turbinosa evoluzione, possono essere indubbiamente di supporto, ma non devono prevaricare la professionalità, ma ad essa affiancarsi e lavorare di concerto.

Nel corso pre-congresso “Il piano di trattamento 3D: diagnosi e scelte operative” sono state invece approfondite le opportunità offerte dal moderno ritrattamento endodontico e le strategie per fare le scelte giuste in base al differente “scenario clinico”. I relatori, Elio Berutti, ordinario MED/28 di Malattie odontostomatologiche e titolare d di Endodonzia al CLOPD dell’Università di Torino, e Damiano Pasqualini, co-direttore del Master post-universitario in Clinical and surgical microendodontics dell’Università di Torino, hanno mostrato una casistica clinica varia e una review sulla letteratura presente, soffermandosi sulla valutazione del rapporto costo-beneficio e sui fattori che influenzano la programmazione di un piano di cure.

In definitiva l’attenzione con la quale la folta platea ha seguito le relazioni e la cospicua ed entusiastica partecipazione ai corsi pre-congresso stanno ancora una volta a indicare e sottolineare il successo dell’attività culturale e formativa promossa da Simit Dental; il IX Simit Day sembra dunque aver centrato l’obiettivo prefissato di aggiornare gli iscritti con relazioni di alto livello confermandosi dunque un vero e proprio “appuntamento con l’eccellenza endodontica e conservativa”

 

Simit Day 2018, l’esperienza clinica in primo piano - Ultima modifica: 2018-03-27T10:06:48+00:00 da redazione

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