Restauro conservativo diretto di un incisivo centrale fratturato

2. Situazione finale.

Riassunto
Un giovane paziente quindicenne si è presentato alla nostra attenzione con una frattura coronale non complicata secondo Andreasen a carico dell’elemento 3.1, in assenza di sintomatologia dolorosa e rispondente positivamente ai test di vitalità. Abbiamo risolto la frattura rimuovendo tutti i prismi di smalto non sostenuti, nel rispetto della struttura dentale ancora integra, e abbiamo eseguito un restauro diretto in composito per ripristinare la corretta anatomia dentale. In fase di lavoro, tutti i crismi propri della conservativa, così come sono riportati in letteratura, sono stati attentamente adottati. I compositi nano-ibridi Venus Diamond si sono dimostrati ottimi materiali grazie alle loro caratteristiche di maneggevolezza, versatilità, agevole lavorabilità e facile lucidatura. L’ampia gamma cromatica e la distinzione delle masse in dentine opache, universali e incisali hanno permesso di ottenere eccellenti risultati estetici.

Summary
Direct conservative restoration of a fractured central incisor
A young fifteen-year-old patient occurred to our attention with a uncomplicated coronal fracture according to Andreasen affecting the element 3.1, in the absence of pain and responding positively to the vitality test. We solved the fracture removing all unsupported enamel prisms, respecting the tooth structure still intact, and we carried out a direct composite restoration to re-enable the correct dental anatomy. During the working phase, all the chrism right of the conservative as they are reported in the literature have been carefully adopted. The nano-hybrid Venus Diamond composite proved to be excellent materials thanks to their handling characteristics, versatility, easy workability and easy polishing. The wide range of colors and the distinction of the masses in opaque dentine, incisal and universal have led to excellent cosmetic results.

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Pierfrancesco Graziani
Giorgio Dal Molin
Giacomo Cavalleri1
Lorenzo Comin Chiaramonti2
Università degli Studi di Verona
1 Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria
2 Assegnista di ricerca

I materiali compositi di nuova generazione garantiscono ai restauri, sia dei settori anteriori che di quelli posteriori, eccellenti caratteristiche biomeccaniche ed estetiche che non possono più essere messe in discussione. Le aziende produttrici sono alla continua ricerca di nuove formule che garantiscano migliori prestazioni ai loro compositi e ai loro sistemi adesivi. Se da una parte questo può rendere difficoltosa la scelta tra l’enorme offerta che il mercato propone, dall’altra costituisce per il professionista un costante stimolo nella ricerca di un materiale che renda migliori i suoi restauri1-4. L’Heraeus Aesthetic Project, promosso da Heraeus Kulzer, ha dato modo di testare un composito fotopolimerizzabile nano-ibrido di recente formulazione (Venus Diamond – Heraeus Kulzer) e un sistema adesivo di quarta generazione a tre passaggi (Gluma Solid Bond – Heraeus Kulzer). Il caso clinico riportato, eseguito e documentato presso la Clinica Odontostomatologica dell’Università degli Studi di Verona, è il risultato dell’impiego di tali materiali.

1. Situazione iniziale.

Restauro conservativo diretto di un incisivo centrale fratturato - Ultima modifica: 2013-01-28T16:06:39+00:00 da Redazione

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