Rapporti occlusali: selezione e montaggio degli elementi posteriori

19 a-b. a) L’utilizzo dei denti in materiale acrilico comporta, in tempi relativamente brevi, un considerevole grado di usura; b) questo fenomeno causa una diminuzione della dimensione verticale, con conseguente protusione mandibolare.

 

Scelta dei materiali per i denti artificiali

I cosiddetti «diatorici» sono forniti dall’industria in resina acrilica, composito e ceramica: materiali che presentano vantaggi e svantaggi.

Pubblicità
  • denti acrilici: presentano una scarsa resistenza all’abrasione e all’usura, nonostante siano dotati di un aspetto estremamente naturale. Il legame di detto materiale con la base protesica è di tipo chimico e, pertanto, in area dentale non si generano forze distorsive. La densità della resina acrilica è circa la metà di quella della ceramica risultando, a tal proposito, più leggera. La scarsa resistenza all’abrasione determina, in molti casi, un adattamento a eventuali variazioni occlusali, per tale motivo viene valutata positivamente da alcuni autori; questo causa, in tempi relativamente rapidi, una diminuzione della dimensione verticale con conseguente protrusione della mandibola (figura 19 a-b). Questa caratteristica rappresenta un grave inconveniente: proprio per tale motivo, anche se ne esistono diverse tipologie e con diversa resistenza all’abrasione, sarebbe opportuno evitare l’utilizzo di questi denti. Il principio secondo cui l’usura dei denti consentirebbe l’adattamento occlusale alla graduale diminuzione della dimensione verticale che, a causa del riassorbimento osseo, si verifica durante l’intero periodo di utilizzo della protesi, non risulta sempre valido nella pratica quotidiana. I diatorici della protesi non dovrebbero usurarsi fino a causare la riduzione della dimensione verticale e, talvolta, la protrusione della mandibola, dovuta in parte anche al riassorbimento delle creste; se ciò accadesse, l’adattamento delle protesi risulterebbe infatti complesso e, conseguentemente, determinerebbe lesioni ai tessuti di supporto.
20 a-b-c. L’utilizzo dei denti in ceramica, notevolmente resistenti all’abrasione,
garantiscono un adeguato mantenimento della struttura, allo scopo di evitare una significativa perdita della dimensione verticale e favorirne quindi il mantenimento.

 

  • denti in ceramica: presentano una certa resistenza all’abrasione e all’usura; peculiarità indubbiamente vantaggiosa al fine di evitare una perdita significativa della dimensione verticale (figura 20 a-b-c). Il legame di questi ultimi alla base protesica è puramente meccanico: per questo motivo, talvolta, a causa di eventuali infiltrazioni si determinano alterazioni del colore lungo i margini. I diatorici vengono, infatti, mantenuti in situ dalla resina acrilica grazie alle cosiddette «cavità di ritenzione», che consistono in fori laterali attraverso i quali fuoriesce l’aria durante la compressione della resina. I diversi coefficienti di espansione termica di resina acrilica e ceramica determinano, nelle aree dentali, stress di lieve entità, fenomeno questo comunque scarsamente rilevante e neutralizzabile mediante l’utilizzo di resine a freddo. A causa della loro elevata durezza, tali elementi non si adattano naturalmente, correggendo gli eventuali piccoli difetti occlusali all’applicazione delle protesi; pertanto, si consiglia di effettuare uno o più rimontaggi delle protesi applicate a distanza di tempo (in genere, da uno a sei mesi dalla consegna).
  • denti in composito: hanno anche loro una notevole resistenza all’abrasione, grazie all’aggiunta di additivi inorganici (granelli di quarzo) al nucleo costituito di resina, mediante un procedimento specifico detto «silanizzazione». Sono prodotti molto versatili, utilizzabili per protesi combinate, su impianti e totali, soprattutto nei casi in cui la distanza tra le creste risulti scarsa. Nelle protesi totali è ancora aperta la discussione relativa all’uso di denti in ceramica, composito o in resina, risulta quindi difficile stabilire delle regole precise. Volendo stabilire delle priorità nella scelta, si possono riassumere in:
  • stabilità del colore;
  • elevata resistenza all’abrasione;
  • biotollerabilità;
  • resistenza al pH acido del cavo orale.

I materiali ceramici e i compositi si avvicinano più facilmente a queste caratteristiche.

Continua …

Rapporti occlusali: selezione e montaggio degli elementi posteriori - Ultima modifica: 2009-10-29T08:59:08+00:00 da Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome