La radiografia bite-wing nello studio delle lesioni occulte

Una delle problematiche maggiori nella prevenzione della salute orale è senza dubbio costituita dal trattamento delle lesioni cariose occulte. Ci si riferisce in particolare a carie che impegnano le superfici approssimali degli elementi premolari e molari, le quali, per posizione ed anatomia, spesso sfuggono ad una corretta detersione domiciliare da parte del paziente.

Come eseguire una bite-wing:

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Si tratta di cavità di dimensioni potenzialmente rilevanti che richiedono un trattamento demolitivo anche molto indaginoso, dato che possono sottendere coronalmente una grossa quota di tessuto dentale non sostenuto.

Va anche aggiunto che lesioni di questo tipo colpiscono sistematicamente i soggetti più giovani e, in particolare, i portatori di apparecchi ortodontici.

È chiaro che, al fine di prevenire sequele gravi per il paziente, la migliore strategia è il trattamento in fase precoce. A tal proposito, però, esiste un ulteriore problematica, ancora a monte: queste lesioni, proprio in virtù della loro posizione, possono non risultare evidenti a un’ispezione e ad un sondaggio anche scrupolosi (da ciò deriva la definizione di lesioni cariose occulte). L’odontoiatra, spesso, dovrà affidarsi solo alla propria esperienza e non è infrequente che sia il paziente a riferire una sintomatologia che induca a tale sospetto clinico. Questo fa intuire anche perché dati quali un’ipersensibilità localizzata non vadano in alcun modo sottovalutati a margine dell’anamnesi odontostomatologica.

Tips and Tricks for Bitewing X-Rays

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Negli anni ’30 del XX secolo, Raper introdusse una metodica radiografica che viene tuttora usata frequentemente proprio per lo studio di questo tipo di lesioni. Si tratta della tecnica bite-wing: una radiografia endorale – solitamente di dimensioni 3 x 4 cm – viene posizionata in senso orizzontale, addossata al versante linguale delle corone degli elementi interessati.

La pellicola viene sostenuta attraverso l’uso di specifici centratori o, più semplicemente, di alette di carta monouso che il paziente dovrà stringere; da qui, il nome di tecnica “a morso”.

Il tubo radiogeno andrà orientato in maniera perpendicolare alla parete buccale degli elementi interessati.

L’immagine che ne deriva è una nitida rappresentazione dell’aspetto coronale delle porzioni di entrambe le arcate oggetto della ripresa. La lastra, in virtù del suo posizionamento che non asseconda l’anatomia del processo alveolare (la ripresa non tiene volutamente conto della radice) non va incontro a particolari deformazioni. In più, attenendosi semplicemente alla perpendicolarità tra fascio radiante e pellicola, si evitano sovrapposizioni fra elementi adiacenti.

La metodica, che trova anche applicazione in ambito parodontologico, si configura ancora oggi come una strategia preventiva efficace, economica, di rapida e semplice esecuzione e, soprattutto, dai costi biologici accettabili.

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La radiografia bite-wing nello studio delle lesioni occulte - Ultima modifica: 2015-11-26T08:06:31+00:00 da redazione

1 commento

  1. È vero che con una diagnosi Rx risolviamo molti problemi, per questo mi soffermerei sull’uso e tecnica delle Rx endorali . Grazie

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