Pulpoliti: 2 diversi approcci in questi video di endodonzia

Negli scorsi mesi è già stato variamente affrontato il tema della calcificazioni intrapulpari e, soprattutto, intracanalari come di una problematica tra le più rilevanti nel corso dell’esecuzione di una terapia canalare. Va ricordato brevemente che la deposizione di materiale calcifico è un processo graduale attuato da elementi cellulari dello stesso organo della polpa in risposta a precisi stimoli di natura traumatica. Non vengono qui intesi solo i veri e propri episodi della traumatologia dentale, ma anche alcune stimolazioni di tipo pressorio che, protratte nel tempo, inducono un processo di tipo reattivo. È importante distinguere anche le calcificazioni in relazione alla loro topografia, tra calcificazioni della polpa e calcificazioni del tragitto canalare, anche se naturalmente in alcuni casi l’una potrà continuarsi nell’altra.

Dato però che si intende con questo articolo approcciare il tema in maniera maggiormente clinica operativa, si sceglie di considerare per comodità quelle calcificazioni camerali che non sconfinano nei canali radicolari: queste sono dette anche pulpoliti. La tematica verrà considerata anche grazie all’ausilio del mezzo audiovisivo.

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La prima fase clinica è costituita, per forza di cose, dalla diagnosi: le radiografie endorali costituiscono ovviamente un ausilio assai utile, anche se non dirimente, al sospetto clinico della presenza di una calcificazione. Naturalmente, una volta raggiunta la camera pulpare, la diagnosi è solitamente abbastanza semplice. L’accumulo calcifico presenta nella maggior parte dei casi uno stacco cromatico evidente sia dalle pareti che dal pavimento camerale, anche perché ha un’età diversa dai tessuti dentari, oltre alle differenze sul piano istologico. Potrà essere addossato a una parete o obliterare, parzialmente o completamente l’orifizio di uno o più tratti canalari.

Il razionale generico del trattamento del dente affetto da calcificazione è che, nel caso in cui il deposito sia limitato alla camera, la sua rimozione sarà possibile semplicemente dopo aver individuato un piano di clivaggio: ciò si vede chiaramente nel primo video, in cui l’operatore cerca appunto di forzare lungo i margini della calcificazione, riuscendo quindi a fare leva in corrispondenza di un imbocco canalare parzialmente libero.

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Non tutti i casi possono essere però risolti con la stessa – almeno apparente – facilità: la prima parte del secondo video documenta l’asportazione di una calcificazione che, pur essendo limitata allo spazio camerale, ne ricopre quasi interamente il pavimento, obliterando del tutto gli orifizi canalari. In questo caso, oltre alla corretta apertura di camera e alla detersione, l’operatore viene facilitato dall’uso di strumenti ultrasonici. Si noti come, utilizzando punte dedicate, sarà possibile sollevare la calcificazione praticamente in monoblocco, quindi rifinire ulteriormente la cavità, liberando gli imbocchi dei canali.

Pulpoliti: 2 diversi approcci in questi video di endodonzia - Ultima modifica: 2016-04-15T07:20:04+00:00 da redazione

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