Problemi odontostomatologici nelle pazienti in gravidanza

Gravidanza e salute orale   

Maternal oral health in pregnancy   

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Boggess KA. Obstetrics & Ginecology 2008; 111: 976-986.

Nella presente revisione bibliografica della letteratura vengono discusse le modifiche dello stato di salute dei tessuti parodontali durante la gestazione, con particolare attenzione alle possibili conseguenze delle infezioni parodontali sull’esito della gravidanza. 

È stato recentemente riscontrato che il mantenimento di una buona salute orale contribuisca a un miglioramento delle condizioni generali di salute. È stato infatti dimostrato come alle malattie parodontali sia associato un aumento del rischio di comparsa di diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie. In particolar modo, diversi studi hanno indagato l’influenza che può avere la cura dell’igiene orale in donne incinte sull’esito della gravidanza. La presenza di infezioni parodontali è stata infatti associata a nascite premature, diabeti gestazionali, preclampsia e perdita del feto.

Uno studio effettuato dall’Università dell’Alabama su 1300 donne incinte ha evidenziato come il rischio di nascite premature sia maggiore nel caso in cui siano presenti infezioni parodontali e sia inversamente proporzionale alle settimane di gravidanza.
Un secondo lavoro condotto nel 2006 da Offenbacher et al. ha valutato lo stato parodontale di 1000 donne prima e dopo il parto, ottenendo i medesimi risultati. La relazione tra malattie parodontali e nascite premature è stata altresì confermata dagli studi di Vergnes e Sixou nel 2007 e Xiong et al. nel 2006. Tuttavia, sono presenti in letteratura diversi altri lavori che non hanno riscontrato tale associazione, come quello effettuato da Buduneli e colleghi nel 2005.
Moore et al. (2004) non hanno individuato differenze negli indici parodontali tra pazienti con parto pretermine e pazienti con parto a fine gestazione, sebbene abbiano evidenziato una corrispondenza tra presenza di malattia parodontale e aborto spontaneo tra la dodicesima e la ventiquattresima settimana di gravidanza.
Le ragioni di tale discrepanza nei risultati sono da attribuire alle diverse modalità con cui gli studi sono stati svolti.
Difatti, sussistono variazioni a livello della definizione clinica di malattia parodontale e dei parametri utilizzati per descriverla. Occorre inoltre considerare l’elevata eterogeneità della popolazione presa in considerazione. Inoltre, ulteriori studi hanno messo in risalto l’effetto del trattamento parodontale nel corso della gravidanza ai fini della prevenzione del parto prematuro. In uno studio effettuato su un campione di 800 donne, Lopez et al. (2002) hanno infatti riscontrato un netto calo del numero di nascite pretermine nel caso in cui fosse stata effettuata la terapia causale parodontale durante la gestazione. Agli stessi risultati sono pervenuti Offenbacher et al. nel corso di una ricerca effettuata nel 2006.
Al contrario, in un recente lavoro di Michalowicz e colleghi (2006) non è stato riscontrato un calo delle nascite premature tra pazienti gestanti trattate per infezioni parodontali nel corso della gravidanza. 

Dati i risultati contraddittori emersi da tali ricerche, è al momento impossibile trarre conclusioni definitive in merito ai potenziali benefici del trattamento parodontale nel corso della gravidanza. In accordo con l’intera comunità odontoiatrica, l’American Academy of Periodontology nel 2004 ha raccomandato che tutte le donne in fase di gravidanza, o che prevedano una gravidanza, si sottopongano a uno screening parodontale. Per mantenere una buona salute orale sono di fondamentale importanza le misure preventive, come illustrato in Tabella 1. Sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio l’associazione tra malattia parodontale e parti prematuri.
Inoltre, a oggi, non esistono prove del fatto che i trattamenti parodontali abbiano effetti negativi sulla salute della madre e su quella del feto in fase di sviluppo. 

La direzione futura della ricerca si pone l’obiettivo di trovare dei modelli per il mantenimento della salute orale e per la cura delle patologie odontostomatologiche prima, dopo e durante la gravidanza.

Bibliografia

Buduneli N, Baylas H, Buduneli E, Turkoglu O, Kose T, Dahlen G. J Clin Periodontol 2005;32:174–81.
Lopez NJ, Smith PC, Gutierrez J. J Periodontol 2002;73:911–24.
Michalowicz BS, Hodges JS, DiAngelis AJ, Lupo VR, Novak MJ, Ferguson JE, et al. N Engl J Med 2006;355:1885–94.
Moore S, Ide M, Coward PY, Randhawa M, Borkowska E, Baylis R, et al. Br Dent J 2004;197:251–8.
Offenbacher S, Boggess KA, Murtha AP, Jared HL, Lieff S, McKaig RG, et al. Obstet Gynecol 2006;107:29–36.
Offenbacher S, Lin D, Strauss R, McKaig R, Irving J, Barros SP, et al. J Periodontol 2006;77:2011–24.
Vergnes JN, Sixou M. Am J Obstet Gynecol 2007;196:135 e1–7.
Xiong X, Buekens P, Fraser WD, Beck J, Offenbacher S. BJOG 2006;113:135–43.

Consiglio clinico
L’associazione tra malattia parodontale ed esito della gravidanza è ancor oggi controversa. Tuttavia non vi sono evidenze scientifiche che sconsiglino i trattamenti parodontali durante la gestazione. Pertanto è consigliato sottoporre le pazienti incinte a uno screening parodontale, nonché motivarle all’igiene orale a fini preventivi e terapeutici.
Problemi odontostomatologici nelle pazienti in gravidanza - Ultima modifica: 2008-10-18T09:15:45+00:00 da elisabettadolzan

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