Parodontite e diabete

Una valutazione comparativa di enzimi antiossidanti e selenio nel siero di pazienti affetti da parodontite con diabete mellito di tipo 2
A comparative evaluation of antioxidant enzymes and selenium in the serum of periodontitis patients with diabetes mellitus type 2

Autori:
Biju Thomas
Amitha Ramesh
Sneha Suresh
B. Rajendra Prasad

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“Parodontite” è un termine usato per descrivere un processo infiammatorio, avviato dal biofilm della placca, che porta alla perdita di attacco parodontale sulla superficie della radice e dell’osso alveolare adiacente e, in ultima analisi, alla perdita dei denti. La perdita di equilibrio omeostatico tra le specie ossigeno reattive (ROS) e i sistemi di difesa antiossidanti che proteggono e riparano il tessuto vitale e cellulare, e i componenti molecolari è da ritenersi responsabile della parodontite.

In condizioni normali, i sistemi antiossidanti della cellula minimizzano lo stress ossidativo. Il diabete mellito è costituito da disturbi metabolici caratterizzati da un’insufficienza relativa o assoluta della secrezione di insulina e concomitante o resistenza all’azione metabolica dell’insulina sui tessuti bersaglio. La forma più diffusa di diabete è quello di tipo 2, in cui lo stress ossidativo riduce la secrezione di insulina e aumenta la resistenza all’insulina stessa. La parodontite è stata riconosciuta come la sesta principale complicanza del diabete.

Vi è anche un ruolo ben definito e sostanziale per la comparsa del ROS nei casi di parodontite. Gli antiossidanti sono sostanze che rallentano o prevengono l’ossidazione cellulare ed esercitano la loro azione di fagogitare i ROS (perossido di idrogeno, superossido ecc). La catalasi protegge le cellule dal perossido di idrogeno generato all’interno di esse. Il glutatione è essenziale per esplicare la perossidasi enzimatica antiossidante al glutatione. Il selenio è un oligoelemento essenziale coinvolto nel complesso sistema di difesa contro lo stress ossidativo attraverso la glutatione perossidasi selenio-dipendente.

Nello studio sono stati considerati 150 pazienti del Dipartimento di Parodontologia, AB Shetty Memorial Institute di Scienze dentale e Dipartimento di Medicina, suddivisi in tre gruppi:

  • gruppo I: 50 soggetti con diabete mellito tipo 2 e malattia parodontale;
  • gruppo II: 50 soggetti sistemicamente sani con malattia parodontale;
  • gruppo III: 50 soggetti sistemicamente sani e senza la malattia parodontale.

I criteri di inclusione sono stati i seguenti:

  • pazienti classificati come diabete di tipo 2 sotto trattamento da almeno 6 mesi con ipoglicemizzanti orali, nella fascia di età tra 30-60 anni;
  • pazienti con perdita di attacco clinico > 4 millimetri in più del 30% (per il gruppo I e II);
  • soggetti con indice gengivale < 2 (nel gruppo III);
  • soggetti con dentatura di almeno 20 denti.

Sono stati esclusi invece pazienti sottoposti a terapia antibiotica e antinfiammatoria per i 3 mesi antecedenti allo studio in questione, pazienti con patologie sistemiche per il gruppo II e III e con malattie sistemiche diverse dal diabete mellito di tipo 2 per il gruppo I. Sono stati inoltre esclusi pazienti in gravidanza/allattamento, fumatori, soggetti che hanno assunto vitamine e minerali o integratori antiossidanti durante gli ultimi 3 mesi e soggetti che avevano subito trattamenti parodontali negli ultimi 3 mesi.

In tutti i gruppi sono stati prelevati campioni di siero per la stima di glutatione, catalasi, poi sottoposti ad analisi biochimiche. I risultati ottenuti dagli autori sono stati i seguenti: I livelli sierici di glutatione nei pazienti diabetici con parodontite si sono rivelati significativamente più bassi (con una media di 61,36 + 8,054) rispetto a quelli degli individui sani con e senza parodontite (con una media di 56,93 + 90,36 + 6,874 e 6,564 rispettivamente (P ≤ 0,005)).

I livelli sierici di catalasi sono risultati significativamente inferiori nei pazienti diabetici con parodontite (con una media di 19.30 + 7.355) rispetto a quelli di individui sani con e senza parodontite (con una media di 20.71 + 36.09 + 6.472 e 5.108 rispettivamente (P ≤ 0,005)). I livelli sierici di selenio si sono rivelati significativamente inferiori nei pazienti diabetici con parodontite, (con una media di 81,41 + 55,419) rispetto a quelli degli individui sani con e senza parodontite (con una media di 161,44 + 193,84 + 84,787 e 66,713 rispettivamente (P ≤ 0,005)).

Contemp Clin Dent. 2013 Apr-Jun; 4(2): 176–180

Parodontite e diabete - Ultima modifica: 2013-10-08T08:00:57+00:00 da Redazione

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