Parestesia differita: dopo l’estrazione di un dente del giudizio

Discussione

L’estrazione di denti del giudizio inferiori inclusi non è sempre complicata dalla stretta vicinanza di questi al nervo alveolare; quando però questo accade bisogna procedere con cautela e tutelarsi informando il paziente per iscritto di tutti i rischi associati all’intervento15. È stato stimato che un ottavo inferiore incluso su 800 sia a diretto contatto con il nervo16, e per tutelarci da spiacevoli inconvenienti bisogna osservare con attenzione l’ortopanoramica e/o l’rx endorale (anche sproiettata): se le linee bianche che delimitano il canale alveolare appaiono intatte, è molto improbabile che la radice sia all’interno del canale o peggio che abbia intimi rapporti con il nervo. Nel caso in cui NAI passasse all’interno di una radice o tra due radici, entrambe le linee del canale appariranno incomplete; se invece solo la linea superiore appare “spezzata”, ma l’inferiore intatta, significa che probabilmente la radice s’inserisce nel canale ma senza “intrappolare” il nervo17. Se ci troviamo di fronte a un dente incluso particolarmente in profondità è consigliabile adottare la tecnica di osteotomia sagittale che assicura un’ottima visibilità di accesso, conserva più osso di quello che sarebbe stato asportato con la tecnica tradizionale e permette di vedere il nervo preservandolo18. Secondo gli studi effettuati da Pogrel, l’eziopatogenesi della parestesia differita causata dall’estrazione di ottavi inferiori inclusi può essere ascrivibile a sanguinamento post-chirurgico, infezioni post-operatorie, barotrauma da depressurizzazione durante il volo, microfratture, spicole ossee e formazione di tessuto cicatriziale fibroso19. La maggiore differenza che intercorre tra la parestesia immediata e quella differita è che la prima insorge subito, e non è garantita la guarigione, mentre la seconda insorge qualche giorno dopo l’intervento, ma è certa la restitutio ad integrum. La parestesia immediata può essere causata da fattori diretti (per esempio, dall’ago per l’anestesia o dallo sfregamento della radice sul nervo) o da fattori indiretti (come la lussazione del dente) ed è subito avvertita dal paziente. Secondo Suderland esistono 5 gradi di parestesia in base alla sezione nervosa coinvolta: neuroaprassia, assonotmesi, neurotmesi, lesione coinvolgente il perinerio o l’epinerio20. La parestesia differita può essere invece causata da infezioni post-operatorie che arrecano infiammazione al nervo, da barotrauma dipendente da una relativa depressurizzazione durante il volo, da una compressione nervosa causata dalla neoformazione di un coagulo ematico, dalla pressione esercitata da una riorganizzazione fibrosa del coagulo, dal trauma legato alla presenza di frammenti ossei durante l’organizzazione del coagulo; tutti questi fattori possono promuovere un processo infiammatorio lungo il tronco nervoso promuovendo una parestesia differita.

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Conclusioni

La parestesia differita è una patologia solo temporaneamente invalidante, ma non per questo è inutile prevenirla. Alla luce della nostra esperienza clinica possiamo dare alcuni consigli per evitarne l’insorgenza: eseguite sempre un’irrigazione con soluzione fisiologica per eliminare eventuali frammenti ossei, regolarizzate le eventuali spicole ed effettuate una toilette chirurgica dell’alveolo.

Corrispondenza
Andrea Marchetti
Via S.Rocco 42/B, 23017 Morbegno SO
andrea.marchetti15@gmail.com

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Parestesia differita: dopo l’estrazione di un dente del giudizio - Ultima modifica: 2013-04-13T12:08:22+00:00 da Redazione

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