Oro: un’odontoiatria fuori dal tempo o una reale alternativa clinica?

1. Il logo dell’accademia presieduta da R.V.Tucker.

Il gruppo di lavoro Tucker

Una breve introduzione per presentare il Gruppo di Studio Italiano formatosi sotto la guida del grande maestro: il dottor R.V.Tucker (Figure 1 e 2). Il primo incontro avvenne nel 1986 durante l’annuale riunione dell’Operative Dentistry: in quell’occasione il dottor De Chiesa e il professor Chiarini, con i colleghi Cesare Robello e Massimo Nuvina, seguirono una relazione sugli intarsi in oro e rimasero colpiti dalla bellezza e

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2. Il dottor R.V.Tucker.

dalla linearità dei margini di chiusura di quei restauri. Il dottor Robello – sotto consiglio del maestro e amico P.K.Thomas – iniziò a frequentare, in veste di osservatore, gli incontri dei vari gruppi di studio ammirando non solo i lavori di Tucker (Figura 3), ma anche quelli degli altri operatori; la qualità era eccezionale e in tutti si coglieva la medesima grafia. Fu così che nel 1987 il dottor Tucker venne invitato in Italia, a Saluzzo nello studio De Chiesa Pescarmona, ed è in quell’occasione che tutti noi, amanti della

3. Un caso del dottor Tucker.
4. Il caso eseguito nell’incontro con A.I.C.

conservativa (quasi tutti avevamo frequentato i corsi di conservativa con il dottor Pescarmona, e alcuni di noi avevano appreso la tecnica delle orificazioni dal dottor Vernetti) decidemmo di conoscere in modo più approfondito quella tecnica che ci affascinava. Nel 1989, dopo che si erano creati rapporti di amicizia e collaborazione con lo Study Club di Vancouver, si decise di fondare lo Study Club italiano con sede a Saluzzo. Da quel momento in poi l’ attività del gruppo ha sempre mirato al miglioramento del lavoro, senza però dimenticare attività ricreative che hanno cementato i rapporti di amicizia tra di noi. Ricordo con particolare piacere l’incontro organizzato per l’A.I.C. (Accademia Italiana di Conservativa) nell’autunno del 1993, sempre a Saluzzo, dove sei di noi hanno lavorato in diretta sul paziente mentre altri, con filmati e diapositive, spiegavano la tecnica a una platea

5. Il caso clinico.

altamente qualificata, ricevendo al termine i complimenti da parte di un grande maestro dei restauri in oro qual era Samuele Valerio (Figura 4). Nel 1995 organizzammo l’annuale incontro di tutti gli study club in Italia, ospitando più di centoventi colleghi americani con sedute operative sui pazienti alternate a riunioni collegiali di lavoro. Nel maggio del 1995 durante il congresso A.I.C. di Riva del Garda i colleghi Manfrini, Mangani e Solimei hanno presentato una bellissima relazione sui nostri lavori facendoci conoscere a una platea più ampia. Anche l’attività di ricerca è stata sviluppata con il professor Francesco Mangani (Figure 5-9); egli ha svolto uno studio “in vivo” utilizzando sia il microscopio ottico sia quello elettronico a scansione mediante repliche, sull’adattabilità della lega aurea usata al bordo di smalto nel dente preparato. Il dottor Ballor e il dottor Robello hanno valutato l’incremento della temperatura a livello della camera pulpare del dente, durante le fasi di preparazione e di rifinitura, fatte entrambe senza lo spray d’acqua. Il dottor Fabianelli ha svolto un interessantissimo lavoro sull’infiltrazione marginale di questi restauri. Sul sito amicidibrugg.it è possibile consultare una guida minimale per la scelta del tipo di restauro a seconda delle problematiche cliniche, estetiche e funzionali presentate dal paziente; si tratta di un ausilio estremamente funzionale messo a punto dai dottori Cesare Robello e Massimo Nuvina.

6. Il controllo della precisione dei margini di chiusura al microscopio ottico.
7. Un’altra immagine in microscopia ottica.

 

 

8. Analisi alla microscopia elettronica a scansione (MES).
9. Un’analoga immagine ottenuta con la MES.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Corrispondenza
Pierluigi Ballor: piballor@tin.it

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Oro: un’odontoiatria fuori dal tempo o una reale alternativa clinica? - Ultima modifica: 2013-03-14T15:43:16+00:00 da Redazione

1 commento

  1. Non c’è dubbi – intarsi in oro, sono migliori vai sul mio sito favebook e vedi intarsi fatti più di 30 anni fa.

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