Rara neoformazione della mucosa geniena. Un case report

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Marco Berardini
Enzo Di Iorio

L’ondotoiatria e il chirurgo orale sono spesso chiamati a fare diagnosi circa neoformazioni a carico dei tessuti molli del cavo orale. Frequenti sono le neoformazioni fibrose o fibromi mentre i lipomi, sebbene molto usuali nel resto del corpo1 sono piuttosto rari nel cavo orale2 e originano dalla bolla adiposa della guancia o dalle labbra o, ancor più raramente, dalle ghiandole parotidi. I lipomi sono neoplasie benigne dei tessuti molli mesenchimali e si riscontrano con una frequenza del 15-20% nella regione della testa-collo e solo con un’incidenza del 4% vengono rinvenuti nella cavità orale. Non ci sono differenze di prevalenza circa il sesso, mentre è stata riscontrata una maggior incidenza di lipomi dopo la quarta decade di vita3. Essi si presentano come tumefazioni molli e fluttuanti e assumono un caratteristico color crema se sottomucosi4.

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Riassunto

Caso clinico. Iter diagnostico e terapeutico di una neoformazione della mucosa geniena.

Discussione. Il cavo orale può essere sede di neoformazioni sia benigne che maligne ed è, dunque, fondamentale esaminare attentamente le mucose del paziente e sottoporre ad accertamenti, quale l’esame bioptico, le lesioni sospette che non tendono a guarigione spontanea a 15 giorni dall’eliminazione della potenziale causa. Nel caso presentato, la lesione osservata, dalle caratteristiche cliniche benigne, è stata eliminata tramite biopsia escissionale e l’analisi istologica ci ha permesso di fare una diagnosi di un raro lipoma intra-orale. Un esame accurato dei tessuti molli durante le visite odontoiatriche di routine e l’eventuale esame bioptico di quelle lesioni senza causa apparente consentono di fare una diagnosi precoce di eventuali patologie che possono mettere a rischio la salute del paziente.

Summary

Unusual lesion of the oral mucosa. Case report

Case report. Diagnosis and treatment of a buccal mucosa lesion.

Discussions. The oral cavity could be affected by both benign and malignant tumors and so it is important to evaluate properly patient’s mucosa. It is also necessary to investigate, doing a tissue biopsy, suspicious lesions that do not tend to spontaneous healing within 15 days from the potential causes removal. The lesion observed, in the present case report, showing benign clinical features was removed by excisional biopsy. Histological analysis allowed us to do diagnosis of a rare intra-oral lipoma. A careful soft tissue examination during routine dental visits allows to do early diagnosis of any disease that could endanger patient health.

2. Anestesia peri-lesionale

Caso clinico

La paziente, 53 anni e non fumatrice, ci viene inviata per valutazione di una lesione rotondeggiante localizzata nella mucosa geniena della guancia destra (Figura 1). La paziente, con anamnesi medica e odontoiatrica priva di rilevanza, riferisce di aver sempre notato la presenza di una piccola massa tondeggiante in quella zona ma di essere sicura che essa si sia ingrandita con il trascorrere del tempo. L’esame clinico rileva una massa mucosa tondeggiante di colorito roseo-giallastro asintomatica, spostabile dai piani mucosi profondi e coperta da mucosa sottile ma integra e priva di segni di infiammazione.

3. Exeresi chirurgica della lesione

Date le caratteristiche cliniche di assoluta benignità, si decide per una biopsia escissionale con conseguente esame istologico per la diagnosi definitiva. La paziente effettua uno sciacquo con clorexidina 0,2%, per 1 minuto, al fine di abbattere la carica batterica presente nel cavo orale e successivamente si procede all’infiltrazione peri-lesionale di anestetico (articaina con adrenalina 1:100.000) (Figura 2). La lesione viene dunque bloccata con pinzetta chirurgica ed escissa con bisturi a lama 15 (Figura 3).

La profondità dell’escissione chirurgica è di qualche millimetro (Figura 4) in modo da eliminare completamente la neoformazione e ridurre al minimo la possibilità di recidiva. I margini della ferita vengono dunque accostati perfettamente tramite sutura 3/0 in Supramid a punti staccati (Figura 5). Il materiale prelevato, di dimensioni di 1 x 0,5 cm (Figura 6), viene fissato in formalina al 10% e inviato al laboratorio per l’analisi istologica. La diagnosi istologica definitiva è nodulo fibro-lipomatoso (Figura 7) e l’escissione chirurgica effettuata rappresenta la terapia definitiva. Al controllo a 3 mesi non si evidenziano recidive (Figura 8).

Rara neoformazione della mucosa geniena. Un case report - Ultima modifica: 2013-07-05T15:49:05+00:00 da Redazione

1 commento

  1. ad un mio familiare è stata diagnosticata ” estesa neoformazione ulcerata della mucosa geniena dx
    Gradirei sapere, per cortesia in termini semplici la gravità, il pericolo e la terapia eventuale da seguire.
    Cordiali saluti

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