Materiali di utilizzo in odontoiatria estetica

Dal punto di vista commerciale, ma anche per quanto riguarda il background scientifico alla base, i prodotti più impiegati nella lip augmentation sono senza dubbio filler biologici riassorbibili. Nella maggior parte dei casi, si tratta di prodotti a base di acido ialuronico. Questo materiale ha oramai acquisito larghissimo impiego nella chirurgia estetica e anche nella cosmesi. Dal punto di vista biochimico, si tratta di una macromolecola contenente una quantità di sequenze disaccaridiche (formate da residui di acido glucuronico e N-acetilglucosammina) e classificato come glucosaminoglicano (GAG). È un componente fondamentale delle matrici extracellulari e le sue caratteristiche di mantenitore del volume derivano dallo spiccato carattere igroscopico, ovvero dalla capacità di richiamare acqua. Commercialmente, la maggior parte dei prodotti contiene acido ialuronico di sintesi batterica (detto anche Non-Animal Stabilized Hyaluronic Acid NASHA). È disponibile un’ampia varietà di prodotti, che permettono risultati giudicati soddisfacenti e ripetibili, con tempi di riassorbimento attestabili intorno a 8-12 mesi.

Un’alternativa che sta acquisendo ampio interesse negli ultimi anni è l’utilizzo di tessuti autologhi come riempitivi. Per quanto il concetto non sia assolutamente una novità, sono stati recentemente sviluppati nuovi protocolli, con l’intento di rendere meno invasivo il prelievo e semplificare la preparazione dell’innesto. In questo senso, merita una menzione la tecnica del lipofilling. Essa prevede il prelievo tramite specifiche siringhe a pressione ridotta di tessuto adiposo, che viene successivamente sottoposto a centrifugazione. Tale processo permette l’isolamento delle cellule vitali del tessuto, con particolare attenzione alla quota di cellule staminali multipotenti.

Pubblicità

Da ultimo va citato il caso dei prodotti contenenti fosfati di calcio, se non altro perché fanno uso di molecole ben note agli odontoiatri. Uno di questi, infatti, è un gel contenente una quota del 30% di microsfere di idroissiapatite. Per quanto si tratti di un prodotto sicuro e completamente riassorbibile, non è indicato all’uso a livello delle labbra, perché in questo sito si è assistito, invece del normale processo di riassorbimento e sostituzione, alla formazione di noduli in una considerevole percentuale di casi.

Video updated on Youtube DrTravis Shaw

Parte del dibattito attualmente in corso riguardo l’impiego di filler labiali da parte di diversi specialisti ruota attorno alla definizione delle competenze. Questa variabile è legata anche alla gestione delle complicanze: è pertanto doveroso elencare le principali fra le complicanze che possono essere legate trattamento, anche in relazione ai diversi materiali.

Il manifestarsi di gonfiore ed eritema è una complicanza che ci si può attendere nel postoperatorio (in particolare, nei 3-15 giorni successivi) di qualsiasi tecnica iniettiva, seppure con tassi di insorgenza diversi. Va in ogni caso prospettata al paziente.

Per quanto riguarda il sanguinamento, nel lipofilling si tratta di una complicanza (più intraoperatoria che postoperatoria) che può residuare in forma di ecchimosi, le quali si riassorbono solitamente in tempi brevi.

I filler contenenti acido ialuronico sono inoltre soggetti a tassi molto bassi, se non quasi nulli, in termini di reazioni allergiche e infezioni.

 

Materiali di utilizzo in odontoiatria estetica - Ultima modifica: 2017-03-11T07:28:44+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome