L’utilizzo di strumenti in NiTi nelle terapie canalari

 

Valutazione con tomografia computerizzata di canali preparati con strumenti rotanti in Ni-Ti e strumenti manuali: studio in vitro
Ct evaluation of canal preparation using rotary and hand Ni-Ti instruments: an in vitro study

Gandhi R, University of health Sciences, Karnataka, India; Ramaiah MS, Dental College, Ramaiah Nagar MS, MSRIT Post, Bangalore; J Conserv Dent 2010 Jan-Mar;13(1):16-22.

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Lo scopo di questo lavoro è di valutare in vitro la preparazione del canale radicolare, tenendo in considerazione il trasporto del canale, lo spessore della dentina rimanente e la comparazione mediante tomografia computerizzata della concentrazione di materiale ancora presente dopo l’utilizzo di files manuali in Ni-Ti e Protaper rotanti.

Ottenere una sagomatura canalare con una tronco conicità uniforme è una della sfide dell’endodonzia. Preparazioni del canale inadeguate possono portare a errori di procedura – quali trasporto del forame apicale, irregolare spessore di dentina, formazione di scalini e curvature – che possono compromettere la prognosi del trattamento.

Vari studi hanno dimostrato come l’utilizzo di strumenti in acciaio aumenti l’incidenza di trasporto di materiale nel canale. L’avvento di strumenti endodontici in NiTi, dapprima solo manuali e successivamente rotanti, ha portato a una drastica diminuzione delle aberrazioni durante la strumentazione canalare. La nuova generazione di strumenti rotanti in NiTI, come per esempio i Protaper, permette di ottenere un’efficiente sagomatura del canale utilizzando pochi strumenti.

I Protaper sono caratterizzati dal fatto che ogni singolo attrezzo ha una percentuale variabile di conicità, e con questo
tipo di geometria gli strumenti sono in grado di tagliare la dentina in modo più efficiente riducendo i carichi di torsione. Per contro, tagli aggressivi possono portare a un aumento di trasporto canalare.

Lo scopo di questo lavoro è di valutare in vitro la preparazione del canale radicolare, tenendo in considerazione i seguenti fattori: trasporto del canale, spessore della dentina rimanente e comparazione mediante tomografia computerizzata della concentrazione di materiale ancora presente dopo l’utilizzo di files manuali in Ni-Ti e Protaper rotanti.

A tale scopo sono stati presi in esame 30 radici mesiovestibolari di molari superiori che sono state suddivise in 2 gruppi: il gruppo 1 è stato strumentato con files manuali NiTi e il gruppo 2, invece, con strumenti rotanti Protaper.

Prima e dopo la strumentazione sono state eseguite, mediante sezione trasversale, tomografie dello spessore di 1 mm dall’apice fino all’orifizio canalare.

Le immagini sono state quindi scannerizzate e sovrapposte.

I risultati ottenuti hanno dimostrato come la tecnica manuale mediante files in NiTi abbia prodotto un minore trasporto canalare e mantenuto uno spessore di dentina maggiore rispetto ai Protaper, in particolar modo a livello medio e del terzo coronale. Irrilevanti le differenze riscontrate a livello apicale, sia per il trasporto di materiale sia per lo spessore di dentina.

Per quanto riguarda l’indice di concentrazione di materiale, le differenze tra i 2 gruppi non sono state significative.

Dallo studio risulta quindi che i Protaper vanno utilizzati con giudizio, in modo particolare nei canali che presentano curvature, in quanto hanno dimostrato di trasportare grosse quantità di materiale e di lasciare uno spessore molto sottile di dentina a livello medio e coronale. Nessuno dei due gruppi invece ha dato risultati soddisfacenti nella capacità di concentrare.

Consiglio clinico

Meglio evitare l’utilizzo di Protaper nei canali radicolari con curvature accentuate.

L’utilizzo di strumenti in NiTi nelle terapie canalari - Ultima modifica: 2010-10-01T16:01:12+00:00 da adelecaracausi

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