La sala d’attesa, uno spazio 
in evoluzione

Nel corso degli anni gli aspetti più clinici della professione hanno subito evoluzioni e cambiamenti, basti pensare alla digitalizzazione di alcuni work-flow, allo sviluppo di nuovi materiali sempre più improntati al “minimamente invasivo” e al gusto per l’estetica del viso, nati per incontrare le esigenze della popolazione.

Il concetto di salute si è infatti ampliato ed è stato rielaborato in un’ottica più completa, tale da renderlo omnicomprensivo di aspetti fisici, psicologici e morali strettamente correlati all’ambito culturale dell’individuo. Salute perciò oggi è un concetto tanto ampio quanto individuale, una percezione di condizioni estremamente variabili da individuo a individuo, che coinvolge tutto ciò che in qualche modo interagisce in senso positivo o negativo con l’esistenza dell’essere umano.

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In questo contesto storico-culturale hanno subito mutamenti anche aspetti paralleli alla professione, tra cui la sala d’attesa, che ha visto crescere di importanza il suo ruolo nella formazione e informazione dei pazienti.

Tale spazio, un tempo popolato da un discreto numero di pazienti contemporaneamente, era perlopiù fornito soltanto di riviste, più o meno recenti, e di qualche fumetto, o libro da colorare per bambini. I colori dominanti erano spesso caldi e l’arredamento era pensato per ricordare un ambiente familiare. In anni più recenti, molti studi si sono attrezzati con televisori sui quali trasmettere programmi di intrattenimento di vario genere, ma è svolta ancor più recente che questo mezzo sia divenuto veicolo di messaggi orientati a infondere nei pazienti conoscenze e principi utili a salvaguardare la propria salute orale. È di ANDI la nuova realizzazione di un vero e proprio palinsesto, periodicamente aggiornato, con lo scopo di raggiungere una diffusione capillare all’interno delle sale d’attesa degli studi di tutta Italia.

Nel frattempo le stanze si sono svestite di quell’atmosfera domestica e si sono sempre più avvicinate al candore, al gioco di luci e di specchi, tipico delle sale d’aspetto delle cliniche più grandi e moderne. In una struttura del genere si potrà addirittura incontrare una figura altamente specializzata nella comunicazione, che fa del suo compito quello di guidare il paziente all’interno di un percorso terapeutico consapevole.

Progettare la sala d’attesa nel modo più congruente all’immagine che vogliamo dare del nostro studio è fondamentale per “parlare di sé ” ai propri pazienti, per trasmettere messaggi e facilitare la conoscenza di tecniche e possibilità terapeutiche altrimenti sconosciute. Nonostante tutti gli accorgimenti che possono essere messi in atto per migliorare l’esperienza dello studio odontoiatrico, per il paziente la migliore sala d’attesa sarà sempre quella dove non dovrà troppo aspettare, un bellissimo palcoscenico dove essere attori per il minor tempo possibile.

La sala d’attesa, uno spazio 
in evoluzione - Ultima modifica: 2017-04-06T11:04:38+00:00 da redazione

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