La mini-invasività nella rimozione della lesione cariosa correlata all’adesione delle resine composite

Forza di legame di adesivi differenti su dentine sane o affette da carie
Bond strength of different adhesives to normal and caries-affected dentins
Xuan W, Hou BX, Lü YL. Chin Med J (Engl) 2010 Feb 5;123(3):332-6.

Questo studio valuta la forza di legame di diversi adesivi, sia su substrato di dentina sana (ND) sia su dentina infetta (CAD), al fine di analizzare la resistenza alla micro-trazione (μTBS) e le caratteristiche di interfaccia tra dentina e adesivo.

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Attualmente in odontoiatria conservativa sono disponibili diversi sistemi adesivi per il substrato dentinale dopo la rimozione della carie, e si differenziano principalmente in due categorie:

  • etch & rinse (“mordenza & sciacqua”),
  • self-etching (automordenzanti).

Nei sistemi etch&rinse, lo smear layer (il fango dentinale) viene rimosso tramite l’applicazione di acido ortofosforico, che poi viene risciacquato. Successivamente si applicano primer e bonding che possono essere separati o associati determinando la “wet-bonding technique” (adesione umida).

Nei sistemi self-etching, invece, il mordenzante è unito al primer e lo smear layer viene fissato, formando un tappo di detriti (smear plug) che viene penetrato dall’adesivo.

Esiste un’altra categoria di self-etching (1 step), in cui l’adesivo è unito al primer automordenzante e presenta caratteristiche più idrofile.

Per valutare l’efficacia dei diversi sistemi adesivi sui diversi substrati dentinali, questo studio ha analizzato 28 molari estratti che presentassero lesioni cariose di media entità.

Gli elementi dentari (sia ND che CAD) venivano casualmente assegnati a 4 gruppi diversi a seconda dell’adesivo utilizzato:

  • ETCH&RINSE 2 STEPS
    AdperTM Single Bond 2 (SB2), 
  • SELF-ETCHING 2 STEPS
    Clearfil SE Bond (CSE),
  • SELF-ETCHING 1 STEP
    Clearfil S3 Bond (CS3)
    iBond GI (IB).

Successivamente venivano ottenuti campioni rettangolari di 0.9 mm2, comprendenti l’interfaccia resina-dentina.

Questi prelievi venivano sottoposti a test di resistenza alla micro-trazione (μTBS) con una velocità traversa di 1 mm/min.

La (μTBS) è stata analizzata statisticamente con il test della varianza (Anova) e i test di Student-Newman-Keuls.

Inoltre, la morfologia dell’interfaccia è stata analizzata al SEM.

I risultati dimostrano che il sistema SB2 evidenzia un’elevata resistenza sia su ND che su CAD) (rispettivamente 32.44±5.59 e 28.98±5.44 MPa).

Tra i sistemi testati il CSE ha dimostrato la più alta μTBS se applicato su dentina sana ((35.41±5.62 MPa), ma valori notevolmente ridotti su dentina infetta (21.18±4.96 MPa).

Entrambi i sistemi self-etching 1 step (CS3 e IB) hanno evidenziato bassi valori di resistenza alla trazione su entrambi i substrati dentinali.

L’analisi al microscopio elettronico ha rivelato che, per qualsiasi adesivo utilizzato, lo strato ibrido su CAD si presentava più spesso, ma con scarsa presenza di zaffi di resina (resin tags) e minor infiltrazione delle fibre collagene adiacenti.

Implicazioni cliniche

I sistemi adesivi etch&rinse hanno una performance migliore dei self-etching su substrato infetto.

La mini-invasività nella rimozione della lesione cariosa correlata all’adesione delle resine composite - Ultima modifica: 2011-07-26T11:46:35+00:00 da elisabettadolzan

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